L’Italia è un Paese così politicamente irredimibile da tramutare perfino le belle notizie in oltremodo nefaste. Esempio: in Francia, al secondo turno, la “resistenza” alla destraccia stravolge ogni previsione e ferma l’ondata
(di Andrea Scanzi – ilfattoquotidiano.it) – L’Italia è un Paese così politicamente irredimibile da tramutare perfino le belle notizie in oltremodo nefaste. Esempio: in Francia, al secondo turno, la “resistenza” alla destraccia stravolge ogni previsione e ferma l’ondata fascistona. Bello, bellissimo. E qui da noi che succede? Che i soli tromboni di finta-sinistra, quelli che ai 5 Stelle preferirebbero anche Ebola, ripartono con la litania del “tutti insieme contro la Meloni”. Da noi non c’è proprio speranza. Il Pd, che in molte sue componenti non ha mai smesso di essere renziano neanche adesso che è guidato da una leader lontanissima (si spera) dal leader (si fa per dire) di Italia Viva (si fa sempre per dire), torna alla carica con la “Armata Brancaleone strategy”. Ovvero: una bella (?) alleanza che tenga insieme (ahahahahah) Calenda e Fratoianni, Magi (chi?) e Conte, Schlein e Bonelli (chi?), Acerbo e società civile, Bersani e Renzi. E già: Renzi.
Siamo ancora qui: nonostante tutto quel che ha combinato, c’è ancora qualche giuggiolone che lo insegue. Che poi: almeno avesse una vagonata di voti! Macché: nel mondo reale ha meno consensi di Adinolfi, Laura Castelli e Morgan, ma i soliti tromboni continuano pateticamente a titillarlo. A ogni elezione Renzi prende tranvate allucinanti (a meno che non imbarchi qualche cacicco tipo in Basilicata); i suoi rapporti con la diversamente democratica Arabia Saudita generano (o dovrebbero generare) profondo imbarazzo; la sua classe dirigente resta la peggiore di sempre (financo dei Sangiuliano e Lollobrigida): eppure, nell’estate del 2024, siamo ancora qui a dover leggere “se fidarsi o meno di Renzi”. Roba da matti, anzi roba da Italia. Il resto – oltre alla Francia – lo hanno fato le foto imbarazzanti durante la partita del cuore (l’abbraccio tra Renzi e Schlein è una delle cose più imbarazzanti viste in “politica” negli ultimi 178 anni). E Renzi che fa? Forse stupito lui stesso nel constatare come qualcuno in Italia ancora lo consideri (a parte Bizzarri e Aldo Grasso, s’intende), gioca le solite carte odiose da trasformista finto-furbo e dice di “ritenere interlocutori” Schlein (che ha zimbellato fino all’altro giorno) e addirittura Conte (contro cui ha detto e fatto di tutto, compreso il conticidio di inizio 2021). Domanda: cosa deve farvi ancora Renzi per rendervi chiara la sua natura? Bombardarvi casa? Regalarvi la discografia di Povia? È del tutto ovvio – per chi è dotato di senno e onestà neuronale – che un’alleanza che contempli Renzi/Calenda e al contempo Conte/Fratoianni può durare lo spazio di un rutto minore. I geni qui però diranno: “Eh, ma Prodi insegna che solo uniti si vince”. Col cavolo. Prodi, casomai, insegna che le alleanze a caso (per non dir peggio) forse fanno vincere (di poco) le elezioni, tipo 1996 e 2006, ma poi non durano una mazza, perché basta una paturnia di Bertinotti o un indulto di Mastella per far cadere tutto (e regalare le elezioni successive alla destra).
Davvero l’alternativa alla Meloni è un caravanserraglio con tutti dentro? Vogliamo regalare alla destra il Paese per i prossimi dieci anni? Lo avete capito o no che quel 50% che ha smesso di votare è fatto anche (soprattutto?) di gente che prova disgusto per la politica, e che se rivede Renzi (Renzi!!!!) dentro un’alleanza di centrosinistra vi manda ancora di più a quel paese? La politica non funziona come la matematica, dove 2 più 2 più 2 fa 6. Se qui uno dei fattori è Renzi, che peraltro (ripeto) non porta mezzo voto, 2 più 2 più 2 non fa 6 ma 3, perché l’astensione crescerà ancora. Perché? Perché in tanti ritengono – non senza ragione – che anche un sedano depresso sia più votabile dei Renzi & Boschi. Se non abbiamo ancora capito neanche questo, ovvero che Renzi è l’antimateria politica e uno sfollaelettori come neanche il Poro Schifoso, tanto vale chiudere tutto. Dare le chiavi del Paese a La Russa. Ed emigrare in ciabatte alle isole Tonga.