La collocazione in maggioranza o all’opposizione rispetto all’assetto di governo degli enti non lo sceglie la disinvoltura del leader di turno ma la sovranità della scelta degli elettori. Alla Rocca dei Rettori il centrodestra è stato collocato all’opposizione dagli elettori e questo impone una chiara e responsabile opposizione. Ogni atteggiamento ondivago è figlio di qualche scelta che poco a che fare con la politica. Strizzare l’occhiolino alla maggioranza alla Rocca dei Rettori configura più che turismo della politica la peggiore “ginnastica” dell’azione politica aderente a dettati che nulla hanno a che vedere con la logica dell’alternanza tra le diverse coalizioni della competizione elettorale. Questi basilari principi non consentono deroghe in salsa sannita e di questo se ne dovrà fare una ragione anche lo statista di Bucciano. E’ doveroso ricordare ai vertici di fratelli d’italia nel Sannio, che solo a dicembre 2023 è stato sottoscritto anche dal loro leader un documento politico posto alla base della costruzione della lista del centrodestra, dove tutto il centro destra ha chiaramente assunto una posizione distinta dalla coalizione guidata da noi di centro. Già la mancata volontà di costituzione del gruppo unitario del centro destra, dove era stato generosamente offerta da Forza italia, che aveva due eletti, la guida al consigliere Mauriello dovrebbe far molto riflettere. Se era così forte il trasporto verso le politiche di noi di centro qualche autorevole esponente del centro destra sannita doveva avere il coraggio di collocare la sua lista a supporto della proposta politica dei mastelliani. E’ inutile ricorrere alla politica dell’aggressione che non fa paura a nessuno, Forza Italia è ben ancorata alla logica della coerenza e della trasparenza e negli ultimi mesi sta solo chiedendo agli alleati di lavorare alla costruzione di una proposta politica che possa essere alternativa alle sterili scelte di questa maggioranza guidata dai noi di centro alla Rocca e nel comune capoluogo. Quanto alla solita esaltazione del voto della lista di fratelli d’italia eviterei di entrare nel campo dell’analisi dell’esito delle europee poiché lo statista di Bucciano più che commentare il voto di lista appannaggio delle scelte del Presidente Meloni e del suo governo, dovrebbe soffermarsi sul risultato di soli 1941 voti di preferenze conseguito nel Sannio dalla candidata Fruncillo che è il vero termometro politico delle sue scelte locali. Il voto invece del candidato Gambino pari a sole 2790 preferenze e’ il frutto anche di rapporti diretti che lo stesso candidato ha sul territorio. Il candidato della lega sannita ha espresso più voti. Forza Italia rimanda al mittente ogni banale offesa e ribadisce che lavorerà da subito alla costruzione di un tavolo politico con tutti gli alleati del centro destra per rendere protagonista la coalizione nelle prossime competizioni elettorali senza cedere a nessuna ambiguità rispetto alla gestione di Mastella nel Sannio, firmatario di iniziative in contrasto con il governo Meloni e mostratosi più volte offensivo sul piano umano e politico nei riguardi del presidente del consiglio dei ministri. La coerenza equivale a trasparenza. Sempre.
Dott. Vincenzo Fuschini
Consigliere Provinciale Forza Italia