STAFF MELONI, LA PREMIER IN ITALIA E SEMPRE REPERIBILE

(ANSA) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni “è in Italia e ovviamente sempre reperibile per i propri compiti o eventuali necessità di carattere istituzionale, ma questo non significa che debba comunicare pubblicamente in dettaglio i propri spostamenti, quasi si trovasse in regime di libertà vigilata o fosse un concorrente del Grande fratello”. Lo afferma il capo ufficio stampa di Palazzo Chigi, Fabrizio Alfano.
“In quest’estate di appassionanti notizie sul menù quotidiano del presidente del Consiglio, la pretesa di comunicarne ogni istante sta evidentemente assumendo contorni surreali: a quanto risulta – conclude ironicamente – il ruolo di capo del governo non prevede ancora il braccialetto elettronico”.
Via di notte, poi silenzio e depistaggi. Sardegna, Argentario, un traghetto o il Meeting: dove è finita Giorgia Meloni?
La premier ha lasciato la masseria pugliese la notte di giovedì 22 agosto. Da allora più nessuna notizia. Gli scenari possibili e una domanda: è una cosa normale? Lo staff della presidente del Consiglio: “È in Italia e sempre reperibile”
(di Tommaso Ciriaco – repubblica.it) – Notte di giovedì 22 agosto, attorno all’una del mattino. Un corteo di auto blu, quello di Giorgia Meloni, lascia la masseria Beneficio. Lo fa sotto gli occhi di chi vigila sulla sicurezza della leader e della sua famiglia. Direzione della premier: ignota. L’indomani mattina, all’ora del caffè, l’Ansa batte la notizia: la presidente del Consiglio ha lasciato all’alba la Puglia.

Certo è che l’apparato delle forze dell’ordine attivo da quasi due settimane attorno alla location di lusso di questo spicchio di val d’Itria e composto da Digos, finanzieri e carabinieri – che collabora con la scorta presidenziale – viene smantellato.
La presidente del Consiglio è partita. Ma per andare dove? Per 36 ore, nessuno sa o vuole dirlo. Ne parla la politica, si interrogano i ministri, anche i più vicini alla leader. L’ufficio stampa, sollecitato, non risponde o non fornisce dettagli. Meloni è scomparsa dai radar. Come volatilizzata. Passo indietro, a quella notte di giovedì. Primo dettaglio significativo: le auto lasciano la masseria ad un orario insolito. Non ci sono cronisti, che ricostruiranno l’accaduto all’alba del giorno dopo. All’una di notte, la premier non può prendere aerei di linea. Quanto ai voli di Stato, nessuna partenza significativa dagli aeroporti di Bari, Brindisi e Grottaglie: lo chiarisce una consultazione rapida dei siti specializzati.
Quattro scenari
E dunque, dove è andata la presidente del Consiglio? Qui si apre un campo incerto composto da speculazioni, indiscrezioni, piccoli e incomprensibili depistaggi. Quattro gli scenari più solidi, senza comunque poter escludere altre opzioni. Tra queste, quella che circola nel primo pomeriggio e che parla di una apparizione a sorpresa al Meeting, visto che sarebbe in corso contatti informali tra i due staff.
Il primo: Meloni ha raggiunto la sorella in Sardegna. Lì, pare, Arianna soggiorna con le figlie da un paio di giorni. Dicono a Sud, in provincia di Cagliari. Sui social, però, nessuna foto. Possibile che nessuno le abbia incrociate? Né arrivano indicazioni chiare da fonti della sicurezza sull’isola. Gira voce che la premier possa arrivare in giornata, ma al momento nulla di confermato.
Seconda opzione: Meloni all’Argentario. È stata a Porto Ercole un week end di luglio, l’anno scorso aveva trascorso qualche giorno in barca in quell’area. Negli hotel di Porto Santo Stefano e Porto Ercole, però, non sembra esserci traccia della presidente del Consiglio. Anche in questo caso: nessuno può escludere che sia in una struttura privata, oppure in barca, ma al momento nulla di più.
Terzo scenario: la premier è andata in costiera amalfitana, l’avrebbe promesso a dirigenti locali di FdI. Vero, ma anche in questo caso, non risulta agli apparati di sicurezza regionali, né ad altre fonti.
Quarto scenario: nel 2023 si imbarcò per l’Albania, magari ha deciso di replicare. Oppure verso la Grecia. L’orario insolito in cui ha lasciato la masseria Beneficio potrebbe far propendere per questo scenario, ipotizzando un viaggio notturno su una barca o un traghetto. E però, qui iniziano i depistaggi, le mezze notizie, le supposizioni.
Fuori dai radar: è normale?
Come dicevamo, nessuna notizia ufficiale viene fornita dall’ufficio stampa della leader. Fonti ufficiose assicurano però che Meloni nella giornata di ieri avrebbe fatto tappa a Roma. Questo presupporrebbe che abbia viaggiato in auto nella notte per la capitale. E che da lì si possa muovere per raggiungere qualche altra località di vacanza (la Sardegna, di nuovo?).
Altre informazioni fatte circolare in ambiente meloniano dicono: è rimasta in masseria. Improbabile, a dir poco: nella giornata di ieri, il presidio di sicurezza attivo nelle due settimane precedenti era stato smantellato, secondo diversi e convergenti testimonianze, oltreché secondo le notizie battute dall’Ansa.
È vero, Meloni era attesa alla festa della Taranta di Melpignano domani sera, ma la visita sembra sfumata.
E dunque, torna la domanda: è in barca, magari fuori dall’Italia? O a casa, a Roma? E se è così, perché nessuno fornisce questa informazione?
Non è usuale che si perdano le tracce di un presidente del Consiglio. Senza scomodare altre democrazie e altre presidenze (negli Stati Uniti i movimenti e gli appuntamenti di Potus sono schedulati con cura e rispetto della stampa, come ovviamente vengono indicati anche i luoghi che il Presidente sceglie per riposare in vacanza, d’estate o nei fine settimana): basta in questo caso fare riferimento agli esempi italiani del passato.
Di norma veniva indicato quantomeno il Paese in cui si trova un presidente del Consiglio – se in Italia o altrove – e comunque il luogo di villeggiatura. Non significa ovviamente conoscere sempre i dettagli più riservati – eventuali gite in giornata, o incontri slegati dall’attività di governo, né eventuali tappe in un ristorante o al cinema – ma certamente avere contezza sulla località in cui una figura istituzionale di massimo livello come il capo del governo si trova: Silvio Berlusconi a villa Certosa, Romano Prodi a Castiglion della Pescaia, Matteo Renzi a Forte dei Marmi, Mario Draghi sul litorale laziale a Lavinio o in Umbria, Giuseppe Conte a Cortina. Accadde una volta che Berlusconi scomparisse per 24 ore dai radar, con grande allarme dei palazzi della politica e della stampa, che infine lo individuò l’indomani in Umbria, in un centro Messegue.
Alla fine, la notizia uscirà fuori. Per uno scatto rubato da un turista, o per una indiscrezione fatta trapelare alla stampa. Resta la riflessione di fondo: è ortodosso in una democrazia che un presidente del Consiglio scompaia dai radar per 36 ore, lasciando completamente al buio l’opinione pubblica?
Domanda che pone in altri termini anche il presidente di Italia viva al Senato Enrico Borghi: “Chiediamo di sapere se la presidente del Consiglio è in territorio italiano o no e nel caso se abbia affidato ad altro ministro le sue deleghe”.
Il capo ufficio stampa di Palazzo Chigi: “Premier in Italia e sempre reperibile”
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni “è in Italia e ovviamente sempre reperibile per i propri compiti o eventuali necessità di carattere istituzionale, ma questo non significa che debba comunicare pubblicamente in dettaglio i propri spostamenti, quasi si trovasse in regime di libertà vigilata o fosse un concorrente del Grande fratello”. Lo afferma il capo ufficio stampa di Palazzo Chigi, Fabrizio Alfano.
“In quest’estate di appassionanti notizie sul menù quotidiano del presidente del Consiglio, la pretesa di comunicarne ogni istante sta evidentemente assumendo contorni surreali: a quanto risulta – conclude ironicamente – il ruolo di capo del governo non prevede ancora il braccialetto elettronico”.