
(Tommaso Merlo) – La Meloni è tornata dalle vacanze ma non n’è accorto nessuno. Quando era all’opposizione sembrava una leonessa furiosa che voleva stravolgere il mondo, adesso che governa sembra una agnellina imborghesita e perfettamente a suo agio in questo mondo, guerre e genocidi compresi. Il governo Meloni è uno tra i più inconsistenti mai registrati. Da una spinta riformatrice pari a zero si è passati all’arretramento. Siamo tornati al Ponte sullo Stretto e ad interferire nel corpo delle donne tra una poltronata e l’altra. È tutto uno stanco battibecco su dettagli e su come distribuire i quattro spiccioli che i mercati finanziari ci consentono di spendere. Vuoto cosmico. Non si capisce che visione di paese abbiano in mente la Meloni e il suo governo e dove ci stiamo portando. La paura è che non ne abbiano alcuna idea e mirino a conservare lo status quo e quindi se stessi, accodandosi a chi comanda davvero. Mercati in primis, alleati occidentali in secundis. Perché se a casa sono inconsistenti, fuori sono del tutto invisibili. E non ci sono dubbi, il fatto politico più rilevante della Meloni e del suo governo, è il silenzio assordante su Gaza. Un gravissimo peccato di omissione. Davanti ad una carneficina disumana che dura da mesi, il governo italiano non è andato oltre frasi fatte che echeggiano da decenni nei palazzi romani. Nessuna presa di posizione forte ed alternativa, nessuna iniziativa politica di rilievo. Davvero scandaloso e una macchia destinata a restare. Stessa solfa con l’Ucraina, un silenzio assordante. Procediamo a rimorchio della Nato, degli Stati Uniti e dei paesi europei che a differenza nostra hanno una politica estera, ma non si capisce in che direzione procediamo se non verso la terza guerra mondiale. Si respira preoccupazione. Roba che la Meloni e il suo governo dovrebbero passare la giornata a condividere analisi e spiegare le loro ragioni e la strategia d’uscita italiana. Ed invece anche qui mezze parole e frasi fatte mentre rischiamo che venga calpestata la nostra Costituzione ritrovandoci in guerra. Colpa anche della stampa che invece di incalzare i governanti, dorme satolla. Ha vinto, in Italia è prevalsa la restaurazione dopo anni di turbolenze e siamo sempre più anziani. Siamo una casa di riposo, non una repubblica. Questo mentre il mondo va in fiamme e procediamo cocciuti verso l’autodistruzione planetaria. Quanto all’opposizione, è messa ancora peggio. Vuoto cosmico a livello esponenziale. Il Pd su genocidio ed Ucraina è peggio della Meloni e pare che preferisca Renzi a Conte. Sai che sorpresa. Dopo un infinito corteggiamento, il Pd decide di ammiccare al suo ex segretario con Conte ed i suoi fan che si lasciano andare in scene di cocente gelosia. Ma ben gli sta e quella del Pd è pure una mossa azzeccata. Da anni tengono sull’uscio Conte consumandolo e se riescono a fargli accettare perfino un ménage à trois con Renzi, è la volta buona che riescono a disperdere le ceneri del fu Movimento per sempre. Renzi è uno di loro, il fu Movimento è nato con lo scopo di spazzare via partiti e classi dirigenti come quella del Pd. Strada facendo si sono rimangiati tutto, ma i dinosauri che aleggiano dietro alla segretaria portano ancora le cicatrici di quegli anni e giustamente non si fidano. Il fu Movimento nacque da una frattura politica profonda tra una nuova società civile e la vecchia partitocrazia, una frattura talmente reale che ancora persiste visto che la metà dei cittadini nemmeno si degna di votare. Eppure i politicanti lavorano per tornare al passato, al finto bipolarismo tra progressisti giurassici e conservatori de noialtri. Vuoto politico che si aggiunge a quello cosmico oltre che a tanta preoccupazione. Coi sovranisti al governo l’Italia ha perso la sua sovranità ma non a favore di una entità democratica alternativa come potrebbe essere l’Europa, ma a favore della Nato, degli Stati Uniti e dei paesi europei che a differenza nostra hanno una politica estera. E non si capisce dove siamo diretti se non verso la terza guerra mondiale.