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Senza Raggi, i guai di Roma non interessano più

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La Capitale che brucia (e non decolla) – Media distratti. Aree verdi a fuoco, metro a singhiozzo e alberi traballanti: Gualtieri ha tolto i rifiuti dalle strade, ma il resto non va. E criticare il sindaco non è più di moda

(Di Marco Franchi – ilfattoquotidiano.it) – L’ultima è di ieri pomeriggio: “Nuovo incendio a Monte Carnevale”. Lo stesso spazio alla periferia ovest di Roma colpito da un maxi-rogo appena 48 ore prima, solo dieci giorni dopo l’incendio del “pratone” di Roma est dove un vigile del fuoco e tre operatori della Protezione civile sono rimasti gravemente ustionati, rischiando pure la vita. I giornali in questi giorni hanno dato il giusto spazio a una notizia importante, seppur locale. Ora immaginiamo solo per un attimo se in Campidoglio, al posto dell’incolpevole Roberto Gualtieri, ci fossero stati ancora Virginia Raggi e il M5S: quale sarebbe stata la reazione della stampa nazionale? Qui a fianco vi proponiamo un breve estratto delle rassegne per ricordare i toni utilizzati nel quinquennio 2016-2021. Di seguito, invece, alcuni dei grossi problemi su cui la giunta Gualtieri non è riuscita ancora a dare risposte soddisfacenti, ma che sembrano non interessare più di tanto la stampa nazionale.

Incendi La procura indaga, in pochi se ne sono accorti
Partiamo proprio dagli incendi. Oltre ai tre roghi appena citati, va ricordato che il 31 luglio ha preso fuoco la collina di Monte Mario, cui i romani sono molto affezionati, con le fiamme che hanno sfiorato le case. Come dato conto da Repubblica nelle pagine interne, la Procura di Roma sta indagando sullo sfalcio dell’erba, di competenza del Comune, i cui appalti vanno ancora a rilento (come scrive ilCorriere della Sera Roma). Diciamola ancora più dritta: la Procura indaga sul Comune che non taglia l’erba, favorendo così gli incendi, uno dei quali ha mandato quasi in fin di vita quattro Vigili del fuoco. Ma stavolta non è colpa della giunta Raggi.

Trasporti La metro sempre chiusa e i tram fantasma
È evidente che sarebbe strumentale criticare disagi derivanti da interventi concreti. Impossibile, dunque, attaccare Gualtieri se da due anni la Metro A alle ore 21 è già chiusa e se per tutto agosto la stessa linea arancione è stata limitata alla tratta Anagnina-Termini. Certo, i lavori si sarebbero dovuti concludere a dicembre 2023, ma finiranno a dicembre 2024. “Dopo sarà migliore”, come assicurano i manifesti affissi sui muri delle stazioni della metro? Speriamo. Intanto restano i disagi e le chiusure all’ordine del giorno. Di certo c’è voluta la surreale campagna del Messaggero contro (tutti) i tram per far capire a una parte dei romani che la “Tva”, la linea Termini-Vaticano-Aurelia, d’intuizione rutelliana, non vedrà mai la luce. Almeno non prima di questo Giubileo, chissà per quello del 2050. Nel frattempo, c’è voluto lo youtuber Simone Cicalone – con un’iniziativa ai limiti della legalità, va detto – per creare il dibattito sulle bande di borseggiatori presenti in metropolitana. Un caso che ha esposto il sindaco a una figuraccia internazionale.

Pulizia e rifiuti Cassonetti vuoti, ma l’odore è rimasto
La grande vittoria di Roberto Gualtieri è che quella che sta per finire è la prima estate romana, da dieci anni a questa parte, senza emergenza rifiuti. E neanche è servito costruire l’inceneritore, ormai divenuto l’argomento del corteggiamento tra i dem capitolini e il mondo renzian-calendiano. Purtroppo, però, è impossibile trasmettere attraverso un giornale l’acre olezzo di marcio che l’afa agostana ha regalato alle strade nei pressi dei cassonetti. Perché le strade non vengono lavate, come accade in altre città? Non è dato sapere. Vedremo come reagiranno le consolari (e i loro tombini) alle prime piogge di settembre.

Alberi cadenti Gli incidenti continuano a fare danni
Uno dei tormentoni dell’era Raggi riguardava gli alberi che cadevano. Un problema grave, che ha generato purtroppo anche tragedie. Ma che dura da più di 20 anni e non è mai stato risolto. Qualche esempio? Il 12 agosto un albero di Villa Lazzaroni – zona Appio Latino – si è spezzato ed è crollato sull’area che ospita il cinema all’aperto (per fortuna in quel momento vuota); l’8 luglio un fusto è andato giù in via Collatina (Roma est) creando disagi per ore a tutto il quadrante; il 2 maggio in via Latina (ancora Appio Latino) un altro albero si è “appoggiato” su una palazzina, danneggiando tre balconi; il 19 marzo un fusto in via Cristoforo Colombo – zona Eur – è caduto su due macchine, con una persona rimasta ferita; il 3 novembre 2023 un albero si è spezzato in piazza Clodio: anche qui nessun ferito ma tanta paura. In Procura a Roma ci sono almeno due dirigenti del Comune indagati, ma la notizia non ha mai varcato la soglia delle cronache locali.

Servizi sociali I clochard accampati in zona termini
“Il Vaticano scomunica Raggi”, uno dei titoli a effetto del quinquennio horribilis – stando ai titoli dell’epoca – dell’era pentastellata in Campidoglio. Ma, in vista del Giubileo 2025 sono spariti i titoli sul degrado e sui clochard. In via di Porta San Lorenzo, che costeggia la stazione Termini, i senzatetto sono accampati da mesi, aiutati solo dai volontari di Sant’Egidio. Secondo l’ultima rilevazione (20 aprile 2024), ci sono circa 1.018 senza fissa dimora che dormono in strada, altrettanti (1.186) in centri di accoglienza. Il problema maggiore è per queste persone, poi però ci sono anche la percezione della sicurezza e il decoro urbano.

Giubileo Cantieri infiniti: i lavori vanno a rilento
Ancora oggi c’è chi rimprovera a Virginia Raggi di non aver accettato la “sfida” delle Olimpiadi 2024. Chissà, qualora le cose fossero andate diversamente, se qualcuno avrebbe avuto l’idea di rendere balneabile il Tevere. Intanto a quattro mesi dal Giubileo 2025, delle 661 opere previste, solo lo 0,2% dei lavori sono conclusi, il 17,9% dei cantieri sono aperti, per il 16,6% ci sono le gare in corso e per il 65,2% i lavori sono ancora in fase di progettazione. Ma nessuno – a parte il Fatto Quotidiano – sta incalzando il sindaco su questo tema.
E se in Campidoglio ci fosse stata ancora Raggi?


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