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Corruzione, arresti domiciliari per il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti

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(ANSA) –  Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è agli arresti domiciliari nell’ambito di una inchiesta della Dda genovese e della guardia di finanza. L’accusa è di corruzione. 

Genova, tangenti in porto: arrestati Toti, Spinelli e Signorini. Il gip: “Il governatore corrotto anche da Esselunga”

E un filone mette nel mirino il sospetto voto di scambio. Ai domiciliari anche il capo di Gabinetto regionale, Matteo Cozzani: «Era il braccio operativo del presidente nel malaffare»

Giovanni Toti, Aldo Spinelli e Paolo Emilio Signorini

(MARCO FAGANDINI, TOMMASO FREGATTI, MATTEO INDICE, TIZIANO IVANI – lastampa.it) – GENOVA. Secondo i magistrati un sistema di potere ha indirizzato per anni, con responsabilità e azioni diversificate in un cronico intreccio di tangenti e favori, alcune delle operazioni politico-amministrative più importanti avvenute in Liguria: in primis la maxi-concessione per gestire fino al 2051 il Terminal Rinfuse, uno dei principali del porto genovese, e poi il via libera all’espansione dei supermercati Esselunga nel capoluogo ligure e la riconversione d’un pezzo di litorale nel Savonese, le ex Colonie bergamasche di Celle.

“Erano un comitato d’affari permanente”
Al vertice di questa consorteria, secondo il tribunale di Genova, c’erano il presidente della Regione Giovanni Toti (rieletto nel 2020 alla guida d’una coalizione di centrodestra), l’ex numero uno dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini (da fine agosto 2023 divenuto amministratore delegato della multiutility Iren) e l’imprenditore Aldo Spinelli. Sono tutti e tre in arresto con l’accusa di corruzione, su ordine del giudice dell’indagine preliminare Paola Faggioni. Oltre alle contestazioni per episodi specifici, il magistrato fissa per loro l’addebito di “corruzione ambientale”, ritenendoli in sostanza un comitato d’affari permanente. I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria hanno avviato dalla prima mattina una vasta operazione con perquisizioni e sequestri tra Genova, dove una squadra d’investigatori è entrata negli uffici della Regione, La Spezia e Sanremo. L’intervento nel Ponente si è reso necessario perché qui si trovava Toti, dovendo partecipare a un evento pubblico in mattinata a Ventimiglia.

Nei diversi filoni d’inchiesta coordinati da sei pm (il procuratore capo di Genova Nicola Piacente, l’aggiunto Francesco Pinto, i sostituti Federico Manotti e Luca Monteverde, e poi il procuratore capo della Spezia Antonio Patrono e la sostituta Elisa Loris) ci sono numerose persone iscritte sul registro degli indagati, nei confronti delle quali sono scattate in vari frangenti misure cautelari. Tra i principali inquisiti, oltre a Toti, Signorini e Spinelli, figura l’attuale capo di Gabinetto della Regione, ed sindaco di Porto Venere , Matteo Cozzani, ai domiciliari per corruzione e sospetto voto di scambio, addebito mosso anche nei confronti del governatore.


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