
Gioacchino Musumeci) – Al quesito prova a rispondere il Santo Padre:
“Certo ci sono le ossessioni, le vessazioni, le possessioni ma molto più spesso l’azione diabolica usa strade subdole, utilizza il linguaggio delle lusinghe con la promessa di successo, di onori, di fama mondiali.”
A proposito di promesse: “Vattene dalla tua terra, dalla tua parentele dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. 2Farò di te una grande nazione ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione. 3Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra”. ( cap 12 genesi)
Il problema è che le promesse contenute nelle parole di sopra – farò di te una grande nazione, renderò grande il tuo nome – che come si legge contengono fama e successo futuri, sono quelle di Dio ad Abramo. E irretirebbero chiunque, soprattutto se Dio onnipotente in persona si disturba a farle.
Oppure : “ Tutta la terra che tu vedi, io la darò a te e alla tua discendenza per sempre… “Àlzati, percorri la terra in lungo e in largo, perché io la darò a te”. Cap 13 Genesi. E chi rinuncerebbe a tutta quella terra se è stato proprio Dio a prometterla…Chi non si sentirebbe lusingato davanti alle promesse divine.
Ancora: “ Alla tua discendenza io do questa terra, dal fiume d’Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate; la terra dove abitano i Keniti, i Kenizziti, i Kadmoniti, 20gli Ittiti, i Perizziti, i Refaìm, 21gli Amorrei, i Cananei, i Gergesei e i Gebusei”. ( Genesi cap 15)
Qualcuno potrebbe sostenere che sono così blasfemo da ipotizzare che Dio e il Demonio usino lo stesso metodo ma non c’è nulla di blasfemo, entrambi promettono e in cambio vogliono che l’uomo creda in loro. Per definizione Dio è un ente positivo il demonio invece è il male. Abbiamo appreso questa regola che condiziona l’esistenza dei credenti. Ma chi ha creato il demonio? Dato che Dio è creatore di tutto, anche il demonio dovrebbe essere opera divina ma attenzione, la retorica corre in aiuto della chiesa ed è molto comoda: Dio ha creato solo il bene, laddove c’è meno bene c’è più male, e in assenza di bene c’è solo male come nella condizione dell’inferno, se il male non esiste la condizione è il paradiso. Dio ha dato all’uomo la possibilità di scegliere tra fare bene o male perché “ non aveva necessità di burattini” sostengono gli esperti, ma se è davvero così, il libero arbitrio è la condizione per l’esistenza del male che risulta essere una creazione indiretta di Dio. In ogni caso Dio condiziona l’uomo con la minaccia dell’inferno qualora non rispetti i comandamenti divini. E se Dio non aveva bisogno di burattini perché promette terre e ricchezze agli israeliti.
Il progetto divino in medio oriente, per esempio, non ha portato buoni risultati: le numerose promesse di Dio fatte ai patriarchi costituiscono l’ossessivo refrain si cui si è imperniata, per nostra disgrazia, la cultura occidentale e in particolare quella religiosa israeliana. E difficilmente anche dal punto di vista ebreo laico la Bibbia è irrilevante. Queste promesse infatti sono l’unica ragione per cui dopo millenni estremisti israeliani occupano illegalmente, torturano e uccidono innocenti.
Conclusione: se la Bibbia non fosse esistita nessuno potrebbe evocare promesse divine a cui attribuire valore giuridico internazionale. Sarebbe il caso di prestare attenzione al fatto che nel governo di Israele la volontà di Dio, almeno come scusa ufficiale per cittadini fondamentalisti o manipolabili, aleggia su ogni decisione. Invece se il Dio della Bibbia fosse stato coerente, dopo essersi reso conto che l’uomo, sua creatura, è incline al male fin dall’adolescenza ( Dio scoprì paradossalmente questo lato umano solo dopo il diluvio universale), avrebbe smesso di promettere a esseri imperfetti e malvagi oltre le previsioni divine. Il che è un non senso perché la perfezione divina non consente previsioni ma solo sapere assoluto.
Il Diavolo esiste? Non saprei, ma nell’uomo esiste sicuramente la necessità di controllare, sottomettere e guadagnare potere. Sfortunatamente evocare le parole del Signore per giustificare azioni violentissime e disumane ha concesso da sempre smisurato potere a chi non dovrebbe possederne.