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La sconfitta di Israele, lo stupido fanatismo e la pace

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(Tommaso Merlo) – Siamo alla terza guerra del Libano, il genocidio è ancora in corso e l’unico vero risultato è che il mondo intero ha finalmente capito chi sono coloro che perseguitano i Palestinesi da oltre settant’anni. Ha capito cosa sia il sionismo e di chi sia la reale responsabilità della polveriera mediorientale. Una sconfitta morale e politica epocale per Israele che da sempre si nasconde dietro ad una diabolica propaganda. Netanyahu è un criminale di guerra, ma quelli che lo hanno preceduto non erano certo dei santi. L’andazzo è lo stesso fin dai tempi dei primi coloni che si sono comportati da subito da padroni a casa d’altri, rifiutando ogni compromesso, ricorrendo alla violenza per imporre la loro volontà e sfruttando i loro contatti in Occidente per ottenere supporto e copertura in modo da portare avanti l’occupazione fregandosene di tutto e di tutti. La terra dei palestinesi senza palestinesi. A qualunque costo. Punto. Ieri come oggi, anche se con mezzi sempre più devastanti e quindi stragi sempre più sanguinarie. Ma grazie ad una diabolica propaganda, Israele si è spacciato per decenni come una democrazia modello guidata da classi dirigenti ragionevoli che vorrebbero la pace ma purtroppo sono circondate da incivili criminali che glielo impediscono. Panzane crollate nel corso dell’ultimo orribile anno in cui il mondo intero ha compreso la tragedia del popolo palestinese vittima prima dell’ingiustizia e poi della persecuzione. I palestinesi hanno fondando movimenti politici, scatenato intifade e lottano tra muri e check-point non perché sono incivili o peggio ancora terroristi, ma perché sono persone con una dignità e con il coraggio di difenderla. Non carnefici ma vittime del fanatismo sionista che considera gli arabi inferiori e quindi indegni perfino di diritti fondamentali e di un decente compromesso. I sionisti sono così, o fai quello che vogliono loro oppure ti aggrediscono. E se osi ribellarti, ti puniscono ancora più severamente. Con una crudeltà senza limiti, in una perenne escalation. Lo si è visto in questo orribile anno, alla violenza del 7 ottobre hanno risposto addirittura con un genocidio fregandosene di tutto e di tutti e al tentativo di Hezbollah di costringerli a trattare con le cattive, hanno risposto con l’ennesima escalation, con l’ennesima guerra. Una storia che si ripete da decenni con una violenza sempre più devastante che ha alimentato altrettanta violenza contraria sempre più devastante. I primi palestinesi cacciati da casa nel 1948 si sono lamentati urlando ed agitando i loro bastoni, oltre settant’anni dopo Israele è nel mirino di missili ipersonici che arrivano da tutta la regione e senza l’aiuto incondizionato degli Stati Uniti probabilmente Israele non esisterebbe già più. Un fallimento evidente, eppure insistono cocciutamente come se nulla fosse. Tutta colpa del fanatismo che è profondamente stupido perché ti impedisce di considerare il quadro generale, di vedere oltre il tuo naso e di ammettere gli errori e correggerti perchè ogni cedimento è una sconfitta. I fanatici si inculcano una idea in testa e poi la impongono con ogni mezzo. Si fermano solo quando vanno a sbattere. Anche il fanatismo sionista alla fine è un progetto stupido, perché in oltre settant’anni non hanno imparato nulla, ripetono come automi le solite fallimentari ricette e non si accorgono che la violenza li sta solo portando all’autodistruzione. Comunque infatti proseguirà questo anno orribile, i nemici storici di Israele si radicalizzeranno, i palestinesi continueranno a resistere, i popoli arabi accresceranno la loro solidarietà mentre i sionisti saranno sempre più deboli ed isolati. Solo la pace potrebbe garantire ad Israele la sopravviva nel lungo periodo. E quella che si ottiene con la guerra non è pace ma è solo un cessate il fuoco tra un conflitto e l’altro. L’unico modo per costruire la pace è dialogare. La pace si basa sul rispetto e la pari dignità di tutti i contendenti, si basa sulla verità storica e su un compromesso giusto, la pace si basa sul comune desiderio di voltare pagina per sempre. Netanyahu in questi giorni mostra i muscoli ma per il mondo intero non è altro che un criminale di guerra e quella israeliana una sconfitta morale e politica epocale che solo il tramonto del fanatismo sionista e la pace potrebbero alleviare.


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