Giuseppe Conte si ritiene offeso e non si fa vedere accanto a Elly Schlein, nel sabato in cui tutte le opposizioni fanno quadrato contro l’autonomia differenziata, a Roma. A separarli è ancora l’uomo […]

(Di Luca De Carolis – ilfattoquotidiano.it) – Giuseppe Conte si ritiene offeso e non si fa vedere accanto a Elly Schlein, nel sabato in cui tutte le opposizioni fanno quadrato contro l’autonomia differenziata, a Roma. A separarli è ancora l’uomo a cui a naso non dispiace farlo, Matteo Renzi, che alla sala congressi invia Maria Elena Boschi. Ma ad alimentare la distanza c’è anche l’esigenza dell’avvocato di non sembrare “un cespuglio del Pd” in vista dell’assemblea costituente dei 5 Stelle.
Evento che ora Conte medita di far slittare ulteriormente a fine novembre – la nuova data ufficiosa era attorno al 9 novembre –, cioè dopo il voto in Emilia-Romagna e Umbria, così da schivare l’accusa di aver inciso con il simil-congresso su eventuali sconfitte elettorali. Anche se allungare i tempi può alimentare la guerriglia di Beppe Grillo, che ieri ha punto anche il veterano Roberto Fico. “Guardare indietro per andare avanti” inizia il suo post, che riprende il tweet del giorno prima di Fico. Segue sarcasmo: “Proponiamo alla comunità dei cristiani un processo democratico per la revisione dei dieci comandamenti. Può votare solo chi si è registrato il 15 settembre alle 23.50”. Ma i 5 Stelle devono pensare anche alle Regionali. Giorni fa l’avvocato ha giurato che non presenterà mai il simbolo del Movimento accanto a quello di Italia Viva, ma in Emilia-Romagna si tratta ancora per scongiurare la rottura. La speranza dei 5 Stelle – e di buona parte del Pd – è che Renzi non abbia abbastanza nomi e forza per presentare una propria lista. Ergo, che accetti di mettere solo alcuni nomi in una civica: soluzione a cui si lavorava già prima dello strappo di Conte a Porta a Porta, e che resta l’unica strada per tenere assieme 5 Stelle e Iv nella coalizione del candidato dem Michele de Pascale. “Ho seri dubbi che il simbolo di Iv ci sarà” prevede Angelo Bonelli (Europa Verde) dal Frentani di Roma. Luogo dove Conte non si fa vedere, ufficialmente per impegni pregressi e poco preavviso.
Ma Ivana Veronese, vicepresidente del Comitato nazionale contro l’autonomia differenziata, è secca: “La convocazione è di 15 giorni fa”. Schlein invece schiva l’argomento. Al fattoquotidiano.it che le chiede dell’assenza dell’avvocato, la segretaria dem risponde parlando d’altro, ossia “della grande mobilitazione contro l’autonomia. Però la 5 Stelle Alessandra Maiorino, presente proprio al posto di Conte, rilancia: “Una derenzizzazione farebbe bene anche al Pd”. E anche Bonelli insiste: “Dopo le Regionali sarà opportuno avviare un chiarimento, per andare al governo servono persone credibili”.