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Panico a Palazzo Chigi

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Andrea Stroppa, l’asso di Elon Musk: l’hacker divenuto lobbista passò da Renzi ad Atreju. “Chi tocca il business si scotta”. Oggi è nel cerchio magico del visionario imprenditore americano e lavora per SpaceX: “Se ho corrotto qualcuno voglio essere condannato e andare in carcere col massimo della pena”

Andrea Stroppa con Elon Musk

(di Paolo Mastrolilli e Filippo Santelli – repubblica.it) – Un’adolescenza da hacker di Anonymous, con condanna e successivo perdono del Tribunale dei minori. Una carriera da autodidatta, senza laurea, nella sicurezza informatica. I rapporti con la politica, fin da quando fece da consulente a Matteo Renzi. E poi l’ingresso nel cerchio magico di Elon Musk, l’imprenditore più visionario e potente del mondo. A soli trent’anni il romano Andrea Stroppa è già stato tutto questo. Un curriculum tanto prodigioso da sembrare irreale. Ora recita “tecnico” di SpaceX, l’azienda dei razzi e dei satelliti di Musk, ma dovrebbe raccontare di più: uno dei pochissimi che Elon — come lo chiama lui — rilancia su X; uno che vuole accanto quando arriva in Europa per lavoro o vacanza, come l’estate scorsa in Francia; il suo uomo in Italia, quello che negli ultimi mesi — «da amico» dice lui, o da lobbista — ha organizzato i ripetuti e calorosi incontri con Meloni.

La sicurezza di Stroppa su X

«Se ho corrotto qualcuno voglio essere condannato e andare in carcere con il massimo della pena», replica Stroppa alla notizia dell’indagine. Puro stile Musk: sicurezza che sconfina in sfida all’autorità. «Non posso parlarne. Abbiamo toccato dei business. Ci si scotta», scrive via messaggio, aggiungendo l’emoticon che piange dalle risate. Stile Musk è anche l’appello ai follower su X a far sentire la voce contro chi, «anche nei palazzi, prova a fermarci». Chi? Promette che lo racconterà in un libro, e qui l’emoticon si lecca i baffi. Aggiunge, da appassionato di storia romana, l’immagine di un soldato a spada sguainata.

Stroppa, da Renzi a Trump

I “palazzi” da cui ora si dice attaccato, in realtà, li frequenta fin da giovanissimo. Fu l’imprenditore della cybersicurezza Marco Carrai, che lo aveva reclutato per una delle sue aziende, a introdurlo a Renzi. E per l’ex premier produsse un lavoro sulla disinformazione che inchiodava una rete di profili legati a 5Stelle e Lega. Il primo contatto con Musk è stato invece su X, dopo che Stroppa aveva prodotto uno studio sugli utenti falsi sulla piattaforma. Il legame si è consolidato a colpi di tweet, è diventato rapporto di lavoro e amicizia. Quasi totale sintonia sul fatto che la libertà di parola in Occidente sia sotto attacco, o che l’immigrazione illegale ne metta in pericolo il futuro. Dialogo aperto sulla religione, visto che l’imprenditore si definisce solo “culturalmente cristiano” mentre Stroppa è credente (e attivo nel volontariato). Totale allineamento politico: mentre Musk si schierava con Trump, Stroppa si avvicinava al sovranismo di governo.

Stroppa a Atreju con Musk e Meloni

Dove c’è Musk, c’è Stroppa, quando il tycoon incontra Meloni non manca mai. C’era nel primo incontro a Palazzo Chigi, giugno 2023. Sedeva con loro nel retropalco di Atreju. Ed è stato presenza costante nell’ultima missione della premier negli Stati Uniti. Stroppa, riferiscono fonti di governo, incrocia Meloni in una stanza riservata dell’hotel Peninsula. Ed è seduto a un tavolo dell’Atlantic Council, la sera in cui Musk le consegna il premio del think tank. Di più: quando Meloni e il miliardario si appartano nel backstage lui — ancora — è lì. È il ponte tra Palazzo Chigi e il fondatore di Tesla. L’uomo utile a incrociare le agende. Capace se necessario — ricostruiscono adesso — di consultare la premier con un sms o una chiamata, autorizzato ad ascoltare gli scambi su alcuni dossier delicati: dati, satelliti, investimenti. Ecco perché la notizia dell’indagine non passa inosservata, ai vertici del governo. Dove non tutti tifavano per questa relazione privilegiata con il tycoon. Resistenze, riferiscono, erano state riscontrate da parte di un paio di ministri, ma anche di alcuni tra i massimi dirigenti del gabinetto.

Musk e l’indagine che coinvolge Stroppa

«Parlerò con calma con l’avvocato, ora devo lavorare e non perdere il focus», è l’ultimo messaggio di Stroppa prima del silenzio. «Never give up», mai arrendersi, come ripete sempre Musk. Non si sa se l’imprenditore che punta alle stelle sia informato dell’indagine che lega il suo collaboratore a un nuovo mondo di mezzo italiano. Non lo ha ritwittato.


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