
(Dott. Paolo Caruso) – Ora che la manovra economica si avvia al traguardo finale, e che per il governo ha rappresentato la cartina tornasole dei malumori emergenti tra i diversi partiti della maggioranza, si può dire che il quadro di Giorgetti mette in chiara evidenza solo la cornice di una tela dai colori tenui, appena accennati, che ancora non riesce ad esprimere la scena pittorica. L’ Istituto Luce più che mai attivo in questi giorni emette stracci di propaganda meloniana che “imborotalca” la manovra economica del governo. Slogan ripetitivi e vaghi con la promessa di un mancato incremento della tassazione. Cifre e numeri contraddittori che si rimpallano tra alleati di governo e partiti di opposizione. La verità è che il barile verrà ancora raschiato fino al fondo e a pagare saranno i soliti noti, pensionati e lavoratori a reddito fisso. Le tante promesse della Premier, riduzione delle accise sui carburanti, la tassazione degli extra profitti bancari, assicurativi e farmaceutici restano ancora una volta chiusi nel cassetto delle menzogne e si scontrano con una nuova realtà quella dell’ aumento del carburante diesel con incremento dei prezzi del trasporto merci e conseguente impennata dell’ inflazione. La favola della tassazione degli extra profitti alle banche non regge in quanto solo contributo in debito per tre anni e i tre miliardi di euro stanziati per la sanità pubblica si riducono a poco più di ottocento milioni di euro per il prossimo anno, non bastevoli per il SSN. Dei tanto decantati tagli lineari ai ministeri, solo una ricaduta negativa sui servizi già dì per sé limitati con un ulteriore aggravio economico per i cittadini. Nulla di concreto viene fatto da questa destra di governo per la lotta all’ evasione fiscale, più di novanta miliardi euro annui sottratti alle casse dello Stato, ne per la piaga della corruzione, anzi con la schiforma Nordio si da fondo allo stravolgimento delle leggi e del sistema giudiziario favorendo evasori, corrotti e corruttori. Soldi rubati alla comunità, con un prezzo esoso da pagare in termini di servizi e di una mancata riduzione delle tasse. Basterebbe che la politica, invece di strombazzare a destra e a manca terapie miracolose per fare quadrare i conti dello Stato, attuasse finalmente riforme davvero efficaci in grado di contrastare le due piaghe nazionali, evasione e corruzione, e desse seguito ad una svolta epocale con un’equa e giusta tassazione dei redditi proporzionalmente alla propria ricchezza, allora si che si avrebbe una maggiore trasparenza e legalità nella vita democratica della Nazione.