
(Giancarlo Selmi) – La vicenda del “lager” a cinque stelle albanese, dimostra, fra le tante, una cosa: le iniziative di questo governo sono dettate dall’analfabeta funzionale veneto (o di altre parti) che beve grappa alle 8 del mattino, collega la lingua alla pancia e arringa gli incolpevoli commensali del bar. Il significato della “polis” democratica, così come tramandato dagli antichi greci, viene modificato, alterato fino a diventare la diretta espressione della pancia della parte più ignorante, arretrata e priva di capacità cognitive, dell’elettorato. Che, purtroppo, è la parte degli elettori che più vota.
Chiedersi oggi chi governi effettivamente, è la madre di tutte le domande. Ma c’è una logica risposta: da una parte governano le consorterie e i comitati di affari; dall’altra gli analfabetismi, in ogni possibile espressione. I primi prendono i frutti del voto dei secondi. E a loro va bene così. Non va bene al Paese, ovviamente, ma chi se ne frega. La politica, i rappresentanti, che dovrebbero essere l’espressione più alta della volontà popolare, diventano sempre più di bassa qualità. Perché non c’è bisogno che un politico abbia visione e progetti, anzi. Chi muove i fili, i veri gestori delle stanze dei bottoni, i prenditori economici, hanno bisogno di esecutori di ordini, non di cervelli.
Quindi comanda il bevitore di grappe semianalfabeta. O totale. Perché è un grande elettore. Meloni fa quello che quel semianalfabeta proclama ogni mattina dopo aver ingurgitato la grappina di ordinanza. È lui il vero presidente del consiglio. Lui non lo sa, ma lo è. Perché lui vota ed è “contro i negri che bla, bla, bla”, mentre dei cinque milioni di persone che hanno smesso di curarsi e dei sei milioni di nuovi poveri, poveri pur lavorando, ai quali meloni ha rifiutato dignità e salario minimo, vanno a votare pochissimi.
Un idiota capirebbe che spendere 800 milioni di euro per una struttura che conterrà 800 migranti, per un paese dov’è negato il diritto di cura a un malato di cancro, è una follia. 800 contro un totale di 260.000 migranti sbarcati nel biennio di governo meloni. D’altra parte i centri albanesi per qualcuno sono stati un affarone. La capacità di quei centri ci costa un milione per ospite. Credo che nessun hotel di super lusso al mondo sia costato tanto. Però il semianalfabeta è contento, segue Porro e Del Debbio e quei due dicono che è una deterrenza.
Lui non sa cosa significhi, ma lo ripeterà con orgoglio al bar la mattina dopo. Dopo la grappina d’ordinanza. Anche se la sua prenotazione dell’operazione alla prostata sarà fra 480 giorni. Anche se con quegli 800 milioni forse il suo esame potrebbe avvicinarsi. Potrebbe evitare di fare andare avanti un cancro. Meglio portare 12 poveri cristi in Albania. Perché è colpa dei negri e dei sinistri. E meno male che c’è lei. La donna, madre e cristiana. La prostata può attendere.