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Se mente

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Italian Prime Minister Giorgia Meloni attends the event “La scienza al centro dello Stato” (Science at the center of the State) organized by the Italian Scientists Association (ISA) at Palazzo Wedekind, on April 5, 2024 in Rome, Italy. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni all’evento “La scienza al centro dello Stato”, Roma, 05 Aprile 2024.

(Giuseppe Di Maio) – La lentezza con cui certa stampa decodifica le intenzioni politiche di taluni schieramenti è snervante. C’è ancora qualcuno che parla, o sparla, di destra sociale (c’è in realtà persino qualcuno che parla di liberalismo democratico), come se al popolo non fosse ormai chiaro che le idee sono solo due: o stai col padrone o col servo, o con il ladro o col derubato, o di qua o di là. E se le idee a difesa dei derubati non possono essere tre, o quattro, ma una sola, così anche quella che difende i padroni è una, e si chiama destra, destra e basta.

Le destre del XX secolo non sarebbero nate senza la democrazia, senza il suffragio universale. E, a fine secolo, l’ultima loro mutazione è stata il berlusconismo, metodo tipico dei ladri che rubano senza ricorrere alla coercizione fisica, ma alla menzogna, alla mistificazione. Il maggior destinatario della menzogna è il popolo, che può essere definito come quell’unico soggetto incapace di decifrarla. Dunque, presidente Conte, sei un criminale, sei un cialtrone, il virus non esiste, se esiste non servono le mascherine, non può chiudere i posti di lavoro, hai chiuso troppo tardi, sei responsabile dei morti in Lombardia, cancelleremo le accise, faremo il blocco navale, siamo gli unici all’opposizione di un’accozzaglia affamata di poltrone; 6%, 13%, 26%.

E c’è ancora qualcuno che si chiede il senso delle politiche di questo governo. Ah, sì: costoro sono formidabili! Il senso è la creazione della disuguaglianza. Ah, no: non per piacere statistico, ma per brutale interesse personale che distingue e punisce l’appartenenza alle classi gregarie, che elegge e premia le classi agiate e dominanti. Ma come si fa a punire una maggioranza se dal suo consenso dipendono tutte le politiche? Bisogna mentire. Bisogna dire come Giorgetti dice, che non si toccheranno i “poveri cristi”, bisogna dire per ogni dove, fuor che in una conferenza stampa, che… “il lavoro, i traguardi, la centralità internazionale, la crescita economica e l’occupazione, i record storici, le riforme, le risorse alle famiglie, le risorse alla sanità,” parole, balle: 30%. Ecco, la menzogna. E se mente è incapace di avere un’idea esplicita di società, ma solo un’idea risultante dagli appetiti e dalle politiche di un ladro. Se mente, però, ha paura di essere scoperta. E allora bavaglio alla stampa (che può capire e spiffera), guerra a coloro che controllano il suo operato, guerra ai giudici, e a coloro che possono bocciare le sue leggi. Poiché noi siamo stati messi qua dal popolo: che non ha tempo per dubitare, che beve menzogne; trasformando la fonte del diritto, la democrazia, in spot, in video, in un’immagine cocca dal capino dorato e boccoloso.


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