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Io non mi sento “evaporato”. Voi?

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(Giancarlo Selmi) – Il primo spunto di riflessione è dato dal calo dei votanti in Liguria (oltre il 5% rispetto al 2020), dato che non fa pensare a nulla di buono. Quel 5% costerà soprattutto alla coalizione progressista e al Movimento. Si sa che i destri sono ligi al dovere, mentre chi ha tutto l’interesse a sbarrare la strada a questa destra, per svariati motivi, lo è molto meno. Considerando, solo a mo’ di esempio, lo stato della sanità pubblica in Liguria, uno dei peggiori nel paese, dovrebbe essere il contrario. Ma questo è.

Quanto di questo scenario va attribuito a Grillo? Ho l’impressione, sperando ovviamente di essere smentito con i dati di affluenza di oggi, che il surrettizio appello al non voto di Grillo qualche risultato lo avrà. Se a questo aggiungiamo la finta donchisciottesca partita giocata da Morra, una partita senza speranza che servirà solo ad avvantaggiare le destre e penalizzare il Movimento, il problema può essere grave. Spero che i liguri rispondano in massa rendendo vani i disegni grillinomorriani.

Intanto a Grillo guardano con simpatia tutti. Proprio tutti. Le trasmissioni televisive e i giornaloni, a partire da Repubblica, sono stati folgorati dal nuovo grillismo, usando il comico genovese come arma contro l’odiato Conte. Ciò ch’è accaduto ieri, nelle trasmissioni di approfondimento, ma che continuerà nei prossimi giorni, dà la cifra dell’avversione al Presidente Giuseppe Conte. Grillo è diventato l’idolo di chi, gli stessi, fino a qualche tempo fa lo smerdava quotidianamente. Il persistente richiamo al “moderatismo”, viene abbandonato in funzione anti-Conte e così anche il teorico del vaffa oggi diventa un alleato contro l’odiato ex PdC.

Il supremo obiettivo è (e lo è palesemente) quello di sbarazzarsi di Conte. Grillo, Morra, tanti altri che dovrebbero tifare per un’affermazione dei 5 Stelle, non solo non fanno quello che teorizzano, ma sono totalmente organici a quel progetto. Che li vede alleati, di fatto, a quelli che dichiarano di voler combattere. Morra disprezza Conte da molto tempo, ne so qualcosa. Il Conticidio continua, dunque. Oggi la manovra dimaiana diventa intelligibile e la presenza dietro le quinte di Grillo, certa.

Poiché Conte ha la forza del consenso e diventa un avversario sempre più difficile, si è inaugurato, con gli stessi obiettivi, il “movimenticidio”. Voluto da Grillo e dai suoi sempre più individuabili sponsor. Ma noi, al contrario di quanto evocato dai bizantini e offensivi giri di parole dell’ex comico, non “evaporiamo”, anzi. Ci porremo tutti, con formazione “a testuggine” a difesa del fortino. Il grillomorradraghismo non passerà. Fino a quando il grillo sparlante non sarà costretto a rivelare quale fosse il suo vero ovile e, come dice Daniela Ranieri del Fatto, comincerà a curare la comunicazione del suo vero referente politico Draghi.

Adelante Presidente Giuseppe Conte!


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