
(Dott. Paolo Caruso) – Spenti i riflettori sulla competizione elettorale della regione Liguria resta ai partiti analizzare e sviscerare i risultati i cui dati a prescindere dalle dinamiche della competizione hanno indicato nel centrodestra anche se con un minimo scarto la coalizione che dovrà governare la regione. Dopo gli strascichi del momento, i veleni emersi tra Grillo e Conte, le accuse dei Renziani all’ex Premier che a loro dire ha portato con la loro esclusione il centrosinistra alla sconfitta, i partiti sorvolano volutamente su un dato molto grave, l’alta percentuale di astenuti. Infatti la percentuale dei votanti del 46% evidenzia inequivocabilmente la sofferenza della democrazia in Italia e lo scollamento esistente tra la politica e la società.
“La Politica – sosteneva Aristotele – è l’arte più nobile per la convivenza, in essa si cerca il bene delle persone, visto dai molteplici aspetti”. Oggi però come al suo tempo (IV secolo a. C.) si accusa la Politica di “essere sporca”, ossia inquinata dagli interessi privati, che vengono anteposti a quelli di tutti. Il regime “democratico”, faticosamente raggiunto in Italia dopo la Seconda Guerra mondiale, è stato pragmaticamente affidato ai Partiti che, negli anni cinquanta del secolo scorso, si confrontavano in dibattiti di particolare intensità. Il mondo era uscito dal “Patto di Yalta” (1945) diviso in due blocchi: il “sovietico” e il “patto atlantico”. Oggi altra cosa è la contrapposizione destra/sinistra alla quale nel frattempo, si è aggiunto il “Partito degli Astensionisti”. Di quelli che, demotivati per qualsiasi ragione, non vedono l’utilità di recarsi al seggio elettorale. È di questi giorni, in Liguria, la riprova che appena un terzo della popolazione abbia compiuto questo unico atto di libertà e di sovranità concessa al popolo. Specie tra i giovani passa sempre più l’idea se valga veramente la pena votare, considerando tutti i candidati sovrapponibili anche se di opposti schieramenti, pronti con false promesse a proporre cambiamenti epocali, che poi si riducono a incentivare nuovo clientelismo privilegiando l’amico e l’amico dell’amico, con o senza mazzette. È così che la fiducia viene sempre meno. Destra e Sinistra, rappresentano in effetti due facce della stessa medaglia, la medaglia di un sistema perverso che è responsabile del furto del futuro alle nuove generazioni. È lamentela diffusa tra la gente la mancanza di un impegno costante della politica per migliorare i servizi essenziali, sanità e scuola diventate ormai le “cenerentole” del Paese, Paese che riserva briciole alle fasce più deboli e perpetua privilegi a coloro che hanno appannaggi mensili astronomici e vitalizi di tutto rispetto. Alla faccia di quanti non riescono neppure a sbarcare il lunario! Rimane tutto immobile in mano ai soliti “dinosauri” della politica mentre i cittadini perduta ogni speranza hanno adottato da tempo la linea dell’astensione. La Politica non può arroccarsi all’ interno del “Palazzo”, ne va della democrazia, va riscoperta e insegnata alle nuove generazioni, perché la valuti come strumento di condivisione e di libertà Necessitano per questo governanti illuminati, generosi, fautori di politiche sociali che sappiano rinunciare al “particulare” interesse(Guicciardiniano) in favore della “casa” comune.