
(ilfattoquotidiano.it) – Gli hanno toccato i due esterni di lusso, “i campioni dell’antimafia” come li definisce. Così l’avvocato Giuseppe Conte rilancia la palla nel campo avversario: “Il conflitto di interessi non è di Federico Cafiero de Raho o di Roberto Scarpinato, ma della presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo. Abbiamo visto la foto che mostra un rapporto molto amicale tra lei e Luigi Ciavardini, condannato per aver ucciso il sostituto procuratore Mario Amato, per l’omicidio dell’appuntato Francesco Evangelista e per la strage di Bologna”. Conte attacca alla gola la veterana di FdI in una conferenza stampa in Senato. Il Movimento riunisce le associazioni dei familiari delle vittime delle stragi, per fare quadrato attorno a Scarpinato e De Raho, che Colosimo vorrebbe escludere dai lavori della commissione sulla strage di via D’Amelio e su quelli sul caso Striano – il finanziere al centro dell’inchiesta della Procura di Perugia su presunti dossieraggi – con una legge sul conflitto d’interessi a la carte. “A Scarpinato ha perfino proibito di leggere gli atti delle intercettazioni che lo riguardano, a cui tutti gli altri membri dell’Antimafia hanno accesso” ricorda Conte, con riferimento alle sue conversazioni con l’ex procuratore Natoli, intercettate casualmente dalla procura di Caltanissetta. Per poi rilanciare: “Questo è bullismo istituzionale, un bavaglio: ci rivolgeremo ai presidenti delle Camere e se necessario anche al presidente della Repubblica”. Invece Scarpinato, accusa: “La maggioranza non vuole occuparsi delle stragi, perché se si seguono certe piste si arriva a casa loro ”. Mentre per De Raho “sta accadendo qualcosa di gravissimo, perché in commissione vengono delegittimati gli avversari”. Da destra, replica il capogruppo alla Camera di FdI, Tommaso Foti: “L’attacco a Colisimo è ignobile” .
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