(Gioacchino Musumeci) – Leggo molto divertito che secondo tanti la vittoria di Trump è quella delle gente comune contro i “potery forty”
L’espressione “poteri forti” su cui spesso ironizzo indica un potere generico su cui si ricamano ipotesi esilaranti come la possibilità che Trump da miliardario abbronzato e fuori di testa possa o voglia combatterlo.
Tra i poteri forti del pianeta c’è proprio quello politico. Che sia di dx o sx difficilmente potrà disallinearsi da paradigmi economici e finanziari imprescindibili, sono generati dal capitalismo a cui siamo tutti consapevolmente proni. Ipotizzare che un politico sia capace di combattere efficacemente le disuguaglianze che ne derivano, è utopico. La povertà è un requisito richiesto dal sistema che spinge a cambiare per esempio automobile e Tv che noi stessi riteniamo indispensabili. Abbiamo assimilato l’idea errata che senza non si possa vivere e quindi costruito la nostra esistenza su ruote e imperativi televisivi. Cioè abbiamo letteralmente rincorso precisi status symbol che foraggiano l’anti cultura su cui imperano i “potery forty” di cui ci si lamenta oggi.
Insomma aspetto di ascoltare il politico che spinga i consumatori a emanciparsi dal consumismo e comunichi alle imprese che il tempo de profitto forsennato è finito.
Che a sostenere i Dem di Biden e la inquietante sostituta Harris/ Joker ci fossero lobbies e in particolar modo l’industria bellica è scontato, com’è scontato che un miliardario coinvolto in torbide faccende fuorilegge non rappresenti la gente comune né il suo alfiere contro non ben specificati poteri forti industria bellica compresa.
Banalmente basterebbe osservare che Trump è stato sostenuto da Elon Musk con iniziative che noi definiremmo quasi voto di scambio per concludere che non combatterà MAI poteri forti: Musk attraverso una lotteria pagava un milione di dollari al fortunato che avesse votato per Trump. Sembra follia ma è tutto vero. Il patron di Tesla e X possiede infinite risorse finanziarie, è in grado di curvare il voto di cittadini impantanati nella rincorsa al denaro, potrebbe mai combattere poteri forti essendone lui stesso eccelso rappresentante? E Trump inibirebbe mai le ambizioni di Musk? Non credo proprio.
Ciò che rende interessante la vittoria di Trump invece è la reazione europea al suo ingresso nel caotico universo geopolitico mondiale. Von der Leyen non sa da che parte voltarsi.
Dopo aver propagandato con Biden per oltre due anni e mezzo che l’occidente difende la democrazia a tutti i costi, oggi deve trovare la maniera più convincente per giustificare o la sconfitta ucraina o le improvvise trattative di pace imposte dall’ingombrante presidente Usa.
Davanti all’Europa si para uno scenario in cui siamo raccattapalle. Prendiamo l’Italia: la complottista/ vittimista Meloni, rappresentante del popolo a chiacchiere,( a lavoro, poverella, malata e senza diritti sindacali, che pronunciato da lei il termine “diritto” si riduce ad astrazione pura), è già impegnata nella conversione al “trumpismo” tradito per conformarsi a Biden, con cui amoreggiava fino a ieri, secondo le linee politiche di Draghi, a cui Meloni raccontava di opporsi riscuotendo consenso da un pubblico mentalmente tarlato.
E’ tutto così comico nel paese degli spaghetti e mandolino!
L’Europa trema perché teme di sembrare una nullità e ha tutte le ragioni per pensarlo. Personalmente dubito molto che Trump risolverà degnamente la questione Ucraina oltre l’avallare il cambiamento della geografia est europea a favore di Vladimir Putin ( altro rappresentante di poteri forti) in nome di un nuovo equilibrio in cui saremo vassalli non solo Usa, anche di potenze orientali non più emergenti ma ben consolidate e in crescita continua. Cioè il contrario del racconto cretino con cui giornali e Tv hanno ammorbato e ipnotizzato milioni di persone. Dalle liste di proscrizione dei putiniani, si tornerà a leggere della capacità strategica del presidente russo. Che barzelletta.
A chi intravede in tutto questo prospettive favorevoli alla gente comune, consiglio vivamente due cose: studiare tanto e uno psicologo molto bravo.