
(Stefano Rossi) – Dopo i fatti accaduti a Corvetto (MI), e la morte di un ragazzo di origine africana inseguito dai carabinieri, mi hanno sorpreso le dichiarazioni dei soliti noti: “E’ mancata l’integrazione”.
Cioè, quelli che provengono, o sono originari, di Paesi dove alawiti, sciiti, drusi, sunniti, imamiti, ismailiti, zaiditi e non so chi dimentico, sono in lotta tra loro da centinaia di secoli, una volta venuti da noi, infedeli cattolici, e pure crociati e colonialisti, si dovrebbero interare con noi!
Poi ci sono i cristiani caldei, i maroniti, gli armeno-cattolici, i melkiti, i copti, i nestoriani, i miafisti, la Chiesa siro-cattolica, i calcedolesi (melkiti), i quali, si sono divisi in greco-cattolici e greco-ortodossi. Seguono i latini, gli evangelici, i luterani e anglicani che hanno trovato spazio anche nelle zone medio-orientali.
All’origine di tanta divisione, tra cattolici, vi sono fatti accaduti quando c’era ancora l’Impero Romano e il Medioevo doveva ancora vedere la luce.
Una delle cause scatenanti queste divisioni fu la natura di Cristo che, non so quanti concili, dogmi e scomuniche, non hanno cancellato le differenze da noi cattolici “romani”.
Una cosa in comune tra tutti noi cattolici è il Credo niceno. Solo questo. Per il resto siamo divisi da secoli. Ma siamo tutti cristiani.
Tralascio i problemi con i musulmani, altrimenti finirei di scrivere dopodomani.
Ecco, quindi, tutti noi, divisi da tutto e da tutti, solo perché alcuni di essi, per la maggior parte musulmani, decidono di cambiare vita e venire in Occidente, ci sono molti scienziati, i quali, sostengono caparbiamente che ci dobbiamo integrare.
Purtroppo, questi accaniti sostenitori del nulla, confondono il significato di due parole: integrazione e convivenza. L’una non presuppone l’altra.
Anzi.