
(ANSA) – “Come Turchia, faremo di tutto affinché questi barbari vengano ritenuti responsabili” davanti alla giustizia per i “crimini” che hanno commesso. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citando il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo governo e criticandoli per l’attacco contro Rafah.
Durante una conferenza a Istanbul, trasmessa dalla tv di Stato Trt, il leader turco ha paragonato nuovamente Netanyahu a Adolf Hitler e Slobodan Milosevic, aggiungendo che l’attacco di Israele contro un campo profughi a Rafah “rivela il volto sanguinoso” del premier israeliano.
“Fino a che Netanyahu e la sua rete omicida non riusciranno a spezzare l’eroica resistenza del popolo palestinese, resteranno con le spalle al muro nel loro Paese e cercheranno di prolungare la propria vita politica spargendo altro sangue ma presto si renderanno conto che questo non serve a nulla”, ha aggiunto il leader turco, chiamando nuovamente Israele “uno Stato terrorista” e definendo il raid contro il campo profughi di Rafah “un massacro”, sottolineando che “ha avuto luogo dopo l’appello della Corte internazionale di Giustizia a fermare gli attacchi”.
Mo: Erdogan, ‘Netanyahu massacra la gente per restare al potere, è come Hitler’
(Adnkronos) – Il premier israeliano Benjamin “Netanyahu, in difficoltà, e la sua cerchia di assassini cercano di estendere la presa sul potere massacrando la gente mentre non riescono a sconfiggere la resistenza palestinese”. Si è espresso così il leader turco, Recep Tayyip Erdogan, in dichiarazioni rilanciate dall’agenzia turca Anadolu dopo l’ultimo raid israeliano su Rafah mentre prosegue l’operazione militare israeliana contro Hamas nella Striscia di Gaza scattata dopo l’attacco del 7 ottobre in Israele. “Netanyahu non si salverà dall’essere deplorato come Milosevic, Karadzic e Hitler, che sta imitando”, ha incalzato Erdogan che più volte negli ultimi mesi ha attaccato Netanyahu.
Procuratore militare Israele, inchiesta su incidente Rafah
(ANSA) – Il Procuratore generale militare, la generale Yifat Tomer Yerushalmi, ha affermato che il raid su Rafah è “sotto indagine”. “I dettagli del grave incidente – ha spiegato – sono ancora sotto inchiesta, che ci impegniamo a portare avanti al massimo”.
Poi ha aggiunto che “sono aperte 70 inchieste dalla Polizia militare per sospetti incidenti criminali durante la guerra”. Tra queste c’è anche quella sul centro di detenzione militare di Sde Teiman dove sono rinchiusi i miliziani di Hamas catturati dal 7 ottobre in poi, tra cui quelli dell’Unità Nukheba di Hamas, responsabile dell’attacco ai kibbutz a ridosso di Gaza.
Mo: Qatar, ‘raid Israele su Rafah ostacola negoziati per accordo’
(Adnkronos) – L’ultimo raid di Israele su un campo per sfollati a Tal al-Sultan, a Rafah, rischia di ostacolare i colloqui mirati al raggiungimento di una tregua a Gaza ed al rilascio degli ostaggi.
Lo ha riferito in una nota il ministero degli Esteri del Qatar, uno dei Paesi mediatori, esprimendo “preoccupazione che il bombardamento possa complicare gli sforzi di mediazione in corso e ostacolare il raggiungimento di un accordo per un cessate il fuoco immediato e permanente”.
Il governo di Doha, condannando il raid che ha provocato decine di morti come “una violazione del diritto internazionale”, ha esortato la comunità internazionale ad agire con urgenza per impedire a Israele di “attuare i suoi piani di sfollamento forzato (dei palestinesi, ndr) dalla città, che è diventata il rifugio finale per centinaia di migliaia” di persone.
Mo: A. Saudita condanna raid su sfollati Rafah ‘nei termini più forti’
(Adnkronos) – L’Arabia Saudita ha condannato “nei termini più forti” i continui “massacri” di civili “indifesi” nella Striscia di Gaza da parte delle “forze di occupazione israeliane”. In una nota il ministero degli Esteri di Riad ha “denunciato” l’ultimo raid di Israele su un campo per sfollati a Tal al-Sultan, a Rafah, e ha espresso “il suo rifiuto categorico delle continue e palesi violazioni da parte delle forze di occupazione israeliane di tutte le risoluzioni, leggi e norme internazionali e umanitarie”.
Riad ha quindi esortato la comunità internazionale a intervenire “immediatamente per fermare i massacri commessi dalle forze di occupazione israeliane” e “limitare l’aggravarsi della catastrofe umanitaria senza precedenti che sta vivendo il popolo palestinese fratello”.
Mo: Crosetto, ‘ho impressione Israele semini odio, su Rafah doveva fermarsi’
(Adnkronos) – “Ho l’impressione che Israele stia seminando un odio che coinvolgerà figli e nipoti. Hamas è un conto, il popolo palestinese è un altro. Dovevano discernere tra le due cose e fare una scelta più coraggiosa dal punto di vista democratico”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo a ‘SkyTg24 Live In’.
“Siamo convinti che Israele dovesse risolvere il problema con Hamas – ha aggiunto Crosetto -, ma fin dal primo giorno abbiamo detto che questa cosa andava affrontata in modo diverso. Tutti gli Stati sono concordi che su Rafah Israele doveva fermarsi. Non siamo stati ascoltati e ora guardiamo con disperazione la situazione”.
Berlino, ‘la sentenza dell’Aja su Rafah sia rispettata’
(ANSA) – “Le misure” su Rafah “della Corte Internazionale di giustizia sono vincolanti e devono essere seguite”. Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, a margine del Consiglio Ue Esteri, sottolineando che l’Ue e il governo tedesco sono “impegnati insieme a favore di un cessate il fuoco umanitario” per “porre fine alle sofferenze degli ostaggi” israeliani e “della popolazione di Gaza”. “Il diritto internazionale internazionale umanitario si applica a tutti, e questo vale anche per la condotta di guerra di Israele”, ha evidenziato Baerbock.
Eisenkot, mettere fine ai combattimenti a Rafah per fare tregua
(ANSA) – “Bisogna raggiungere una fine nei combattimenti a Rafah e al tempo stesso muovere verso un accordo per gli ostaggi nel quale si sospendono i combattimenti per il tempo che sarà necessario”. Lo ha detto alla Knesset, citato dai media, Gadi Eisenkot che è “osservatore” all’interno del Gabinetto di guerra ed è dello stesso partito di Benny Gantz. “Proprio come ci siamo fermati per una tregua l’ultima volta – ha aggiunto – possiamo sospendere i combattimenti e riprenderli per tutto il tempo necessario per raggiungere gli obiettivi della guerra”.
Macron, indignato per i raid israeliani a Rafah
(ANSA) – “Indignato dai raid israeliani che hanno causato numerose vittime tra gli sfollati a Rafah. Queste operazioni devono cessare. Non ci sono zone sicure a Rafah per i civili palestinesi. Mi appello al rispetto del diritto internazionale e al cessate il fuoco immediato”: lo scrive il presidente francese, Emmanuel Macron, in un messaggio pubblicato su X.