
(Dott. Paolo Caruso) – A giorni sarà Natale, una festa molto attesa, espressione di pace e serenità, la ricorrenza della Natività per il mondo cristiano. Un momento di riflessione per gli adulti, un magico momento per i bambini attoniti dinanzi al presepe e ammaliati dalle luci colorate dell’albero ai cui piedi giacciono i doni tanto desiderati. Purtroppo anche questo Natale 2024 si presenta colorato di rosso, sporcato dal sangue della violenza bellicista dell’uomo, e le tante luci che illuminano le nostre città in questa notte Santa si confrontano con gli innumerevoli bagliori delle armi che accendono i cieli bui nel gelido fronte ucraino e nella terra di Palestina. Bagliori di odio e di morte in una Palestina, Terra Santa della Natività, devastata nella sua interezza dal “novello Erode” Netanyahu, dove si consuma un vero e proprio genocidio sotto il silenzio colpevole dei signori della guerra. Un Natale che non riesce più a far palpitare i cuori in un mondo alienato nella propria solitudine egocentrica e in una Europa deturpata nei suoi valori fondanti, di pace e solidarietà, preda dei sovranismi e della demagogia populista. Anche l’Italia, governata da una destra sovranista e bellicista, non vive di certo un Natale sereno, attanagliata da una grave crisi economica in cui la disoccupazione, la precarietà, l’inflazione, il rincaro spropositato dei prezzi rendono incerto il domani. Il divario sempre più stridente tra ricchi e poveri, tra le regioni opulente del nord e quelle del sud, l’aumento delle sacche di povertà incidono parecchio nell’animo umano e non trovano spazio nel “mondo fantastico” di Giorgia. Un Natale amaro per molte famiglie che rischia, di fronte a questa triste realtà, di restare un piacevole ricordo, una cartolina ingiallita dal tempo di un mondo che ormai non c’è più. Non ci resta allora che seguire quella fulgida “Stella” che continua a proiettare i suoi raggi luminosi sulla intera umanità e rischiara in queste notti buie le tante ombre che affollano le nostre coscienze, riaccendendo nei cuori di ogni uomo il fuoco ardente della speranza.