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Caso Todde, Baldino: “Malumori del Pd? Un errore dividersi adesso”

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La deputata M5S: “Credo che basti la telefonata di Schlein. Sarebbe strano fare polemiche tra alleati adesso”

Caso Todde, Baldino: “Malumori del Pd? Un errore dividersi adesso”

(di Antonio Fraschilla – repubblica.it) – Onorevole Vittoria Baldino, come Movimento 5 stelle siete preoccupati per la richiesta di decadenza inviata dalla Corte d’Appello di Cagliari alla governatrice della Sardegna Alessandra Todde?

«Non siamo assolutamente preoccupati. La governatrice ha detto di essere tranquilla e sta continuando a fare il suo lavoro. Farà ricorso nelle sedi competenti ed è pronta a dimostrare la sua correttezza. A me infastidiscono piuttosto alcune esternazioni degli esponenti del centrodestra».

Matteo Salvini, leader della Lega, invoca il ritorno alle urne.

«Salvini, che ha difeso Giovanni Toti in Liguria al quale veniva contestata l’accusa ben più grave di finanziamento illecito, e che con la sua Lega ha fatto sparire 49 milioni di finanziamenti pubblici, prima di parlare di Alessandra e del Movimento si dovrebbe sciacquare la bocca. In generale per me le richieste del centrodestra sono un paradosso. Finalmente c’è stata una donna candidata che per la prima volta in una elezione regionale importante non ha voluto ricevere contributi da grandi centri di interesse».

Ma perché Todde non ha nominato un mandatario elettorale? Secondo il provvedimento della Corte d’Appello questo è un elemento di scarsa trasparenza.

«Al contrario. Proprio per la scelta coraggiosa di Todde di non ricevere contributi esterni non è stato necessario nominare un mandatario della sua campagna elettorale. La presidente è stata trasparente, facendosi sostenere solo attraverso fondi dei partiti».

Lei prima criticava il centrodestra. Ma sottotraccia ci sarebbero malumori anche nel Pd. Non è cosi?

«A noi non risultano malumori del centrosinistra. Anzi c’è stata subito la solidarietà a Todde della segretaria dei dem Elly Schlein. Del resto le altre forze politiche che sostenevano la coalizione hanno contribuito alla campagna elettorale sapendo che non c’erano finanziamenti esterni».

Però a parte il responsabile enti locali del Pd, nessun altro è intervenuto tra i dem.

«C’è stata la telefonata della segretaria e pensiamo che basti. È interesse di tutta la coalizione che si lavori adesso per migliorare la vita dei sardi. Sarebbe anomalo se qualcuno, anche della nostra maggioranza in Sardegna, facesse polemiche in questo momento».

Come sosterrete da adesso Todde, una governatrice che dovrà lavorare comunque sapendo che pende la richiesta di decadenza nei suoi confronti?

«Todde ha tutto il sostegno del Movimento per proseguire l’azione riformatrice in una Regione governata male dal centrodestra. Parliamo comunque di un atto amministrativo impugnabile, con una richiesta abnorme come quella della decadenza prevista solo in due circostanze che non sono quelle che riguardano Alessandra».

Quindi nessuna tensione politica?

«Siamo tranquilli e al suo fianco. Ci disturba solo l’atteggiamento di un centrodestra che difende ministri indagati per truffa ai danni dello Stato. Capisco però che non rientri nel loro codice di comportamento il poter pensare a una campagna elettorale trasparente e senza aiuti esterni di grandi gruppi di interesse».


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