
(Tommaso Merlo) – L’Italia celebra Craxi e difende coi denti la memoria di Berlusconi. Se siamo un paese in perenne declino, una delle ragioni è anche questa. In Italia la faziosità è tale da impedirci di imparare dai nostri errori e quindi evolvere. La storia viene perennemente manipolata in funzione del tornaconto politico. Una faziosità che si tramanda tra generazioni e talmente viscerale da impedirci di ammettere i nostri sbagli e quindi riuscire a correggerli. Osanniamo i nostri idoli anche quando falliscono e denigriamo i nostri nemici anche quando hanno successo. A prescindere. Rivisitiamo la storia a seconda delle nostre convenienze in modo da avere sempre ragione e rafforzare le nostre fasulle identità anche politiche. Un vero e proprio suicidio personale e collettivo. Perché nella vita delle persone come dei paesi, è essenziale ammettere i propri errori per non ripeterli. Essenziale. Chi non apprende nulla dalle proprie sconfitte, è destinato a riviverle di continuo. Proprio come succede in paesi come l’Italia acciecati dalla partigianeria dove non conta l’analisi oggettiva ma prevalere ad ogni costo. Tutta colpa della pandemia egoistica che devasta la nostra epoca. Se stessi e la propria fazione prima di tutto. Prima si manipola la realtà, poi si assume come verità assoluta e poi si difende coi denti. Disonestà intellettuale funzionale ai propri interessi e alle proprie ambizioni. In paesi come l’Italia essere liberi ed intellettualmente onesti può essere un problema, molto più comodo abbassare la testa e sposare le tesi propagandistiche di qualche lobby. Se stessi e la propria fazione prima di tutto, anche del bene comune. In una società sana chi sbaglia e fallisce lo ammette e fa un passo indietro perché mette umilmente prima il bene della comunità ai propri deliri egoistici. E non esistono ottusi tifosi ma cittadini che valutano oggettivamente l’operato dei loro rappresentanti e son pronti a rinnegarli quando sbagliano. Solo così un paese impara e migliora. E’ questa la differenza tra l’Italia ed i paesi più evoluti. Ed è per questo che rimaniamo vittime per decenni degli stessi politicanti nonostante un fallimento dopo l’altro. Ci scanniamo tra noi mentre Lorsignori si godono carriere decennali senza mai rispondere del loro operato. Ed è per questo che non riusciamo a produrre una politica all’altezza della nostra consapevolezza e che come paese falliamo perfino sui pilastri democratici fondamentali come ad esempio la legalità oppure la libertà di stampa. Perché non riusciamo ad analizzare con lucidità e distacco la realtà, non riusciamo a valutare con onestà intellettuale la storia, non riusciamo ad essere sufficientemente umili da ammettere i nostri sbagli e quelli dei nostri idoli. Non riusciamo a mettere prima il bene comune rispetto ai nostri faziosi deliri egoistici. Tutti convinti di avere ragione, tutti convinti che la soluzione sia imporre la propria visione e volontà. Un perenne passo avanti verso il baratro. Per uscirne la soluzione è nelle nostre mani. È un salubre esame di coscienza. È reagire alla spirale egoistica e riconquistare libertà di spirito e consapevolezza. Prima a livello personale e poi collettivo. Chi non ammette le proprie sconfitte non apprende nulla ed è quindi destinato a riviverle. Ed è proprio quello che succede in paesi come l’Italia perennemente impanata in un torbido passato. Un suicidio personale e collettivo che ci impedisce di tenere il passo coi paesi più evoluti.