NORDIO: IO E PIANTEDOSI COME GATTO E VOLPE? IO SICURAMENTE SAREI IL GATTO, LI AMO TANTISSIMO, SONO LIBERI E ANARCHICI; SE IO FOSSI UN GATTO MI CHIAMEREI NORFOLK
(Da “Un Giorno da Pecora” – Rai Radio1) – Ieri in aula Renzi ha definito me e Piantedosi il gatto e la volpe? “Tra me e Matteo c’è stata una disputa in aula, tra chi fosse l’uno e chi l’altro. Gli ho detto che il gatto sono sicuramente io, e gli ho mostrato anche le fotografie dei miei gatti, che adoro. Si chiamano Romeo Leonetto e Rufus, ne ho sempre avuti e mi piacciono tantissimo, sono un po’ anarchici, non sanno comandare né ubbidire, sono liberi”.
A raccontarlo, ospite di Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, è il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervistato da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Se lei fosse un gatto, come le piacerebbe chiamarsi? “Norfolk – ha detto sicuro l’esponente del governo a Radio1 – per assonanza col mio cognome e perché nelle tragedie di Shakespeare mi piaceva il duca di Norfolk”.
NORDIO, DENUNCIA ALLA CPI? TUTTI INDAGANO UN PO’ SU TUTTO
(ANSA) – “Credo che a questo mondo tutti indaghino un po’ su tutto. Noi abbiamo fiducia nella giustizia umana. Postulo la giustizia divina proprio perché la giustizia umana spesso è fallibile, ma accontentiamoci di quella che abbiamo e vediamo come va”.
Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a ‘Un giorno da pecora’, in merito all’accusa contro il governo italiano su cui è chiamata a valutare la Corte penale internazionale, dopo la denuncia di un migrante presunta vittima del comandante libico Almasri.
GOVERNO: NORDIO, ‘A SPRITZ PREFERISCO NEGRONI, DA CHIERICHETTO RUBAVO VINO SCONSACRATO AL PRETE’
(Adnkronos) – ”Questa storia dello Spritz credo che abbia aumentato il mercato qui in Veneto dove è già abbastanza diffuso. In genere quando sono a casa, a riposo, sabato e domenica allo Spritz preferisco il Negroni, che è più strong.
Però lo Spritz va bene o anche un bianco fermo. Quando ero ragazzino facevo il chierichetto e tendevo a rubare il vino, ovviamente non consacrato al prete”. Così a ‘Rai Radio1’, ospite di ‘Un Giorno da Pecora’, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.
”Lo Spritz lo faccio con un terzo di Seltz, un terzo di bollicine e un terzo di Campari”, aggiunge. ”Ne bevo uno al massimo due, non bisogna mai esagerare, i vizi vanno spalmati – sottolinea – E’ bene averne tanti ma è bene spalmarli in modo che siano equilibrati. Infatti anche sfumacchio ma poco. Sei o sette al giorno”.
ALMASRI: NORDIO, LO VOI E RENZI? NON MI HANNO FATTO AUGURI MA TELEFONO SEMPRE APERTO
(Adnkronos) – ”Gli auguri me li hanno mandati tutto il Consiglio dei ministri a cominciare dalla presidente Meloni, i colleghi e una valanga di amici”. Così a ‘Rai Radio1’, ospite di ‘Un Giorno da Pecora’, il ministro della Giustizia Carlo NORDIO, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.
‘Lo Voi? ”Per ora non mi ha mandato gli auguri ma magari me li manda e nemmeno Santalucia ”per ora” ma lo hanno fatto ”molti miei ex colleghi magistrati”, ha risposto. ”Neanche Renzi però il telefono è sempre aperto…magari i messaggi – aggiunge – Se me li mandassero risponderei ben volentieri agli auguri di Renzi, Santalucia e Gratteri’
ALMASRI: NORDIO, ‘DISPIACE SIA LIBERO MA SENZA REGOLE TORNIAMO A LEGGE DELLA GIUNGLA’
(Adnkronos) – ”Umanamente parlando vorrei che ogni persona che ha commesso un reato fosse giudicata e fosse, se trovata colpevole, condannata e la pena eseguita secondo le regole e secondo le procedure. Questo è il punto”. Così a ‘Rai Radio1’, ospite di ‘Un Giorno da Pecora’, il ministro della Giustizia Carlo NORDIO, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.
”Anche ieri si è parlato molto dicendo ‘sì vabbè il mandato sarà stato anche sbagliato però quello è un torturatore’ – aggiunge – Però se noi seguissimo questo criterio neanche la Corte penale internazionale avrebbe senso, e nemmeno il Tribunale di Norimberga. I Tribunali esistono perché devono rispettare le regole”. Che Almasri sia libero, ”certo che mi dispiace, però prima di tutto dobbiamo applicare le leggi, altrimenti torniamo al farsi giustizia da sé” e ”torniamo alla legge della giungla”.