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L’Italia e l’Europa

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(Dott. Paolo Caruso) – Gli ultimi avvenimenti allontanano l’Italia dall’Europa e ne screditano il governo. Il caso Osama Almasri, il torturatore libico arrestato in Italia su ordine di cattura della Corte Penale Internazionale, poi rilasciato e accompagnato in Libia con un aereo di Stato perché pericoloso criminale, sfocia in maniera dirompente nelle nostre aule parlamentari in un confronto infuocato tra il governo e le opposizioni. Non fanno onore alle Istituzioni le menzogne, le affermazioni, e le versioni contraddittorie dei due Ministri, Nordio alla Giustizia e Piantedosi agli Interni, in merito alla sua liberazione ne meno che mai il comportamento da “coniglio” della Meloni ecclissatasi dai social con i suoi sguaiati soliloqui e cosa ancor più grave dal Parlamento. I festeggiamenti per l’arrivo di Almasri in Libia, ricevuto con tutti gli onori dalla sua banda, e le urla di ironico disprezzo nei confronti dell’ Italia rappresentata in quel momento dall’aereo di Stato marchiato del suo tricolore, lasciano un’onta indelebile al nostro Paese. Un governo di ignavi, così appare quello italiano agli occhi della comunità internazionale, mentre la “Fascio Caciottara”, inopinatamente scomparsa dalle aule parlamentari, ancora oggi dichiara di essere “non ricattabile”. Da chi si ritiene allora sotto scacco? Si invocano “le ragioni di Stato” per giustificare violenze, stupri e omicidi di massa, e si rimpallano le responsabilità coinvolgendo altri Stati europei ma anche e soprattutto la magistratura e la Corte Penale Internazionale. A questo fa seguito lo scandalo “Paragon”, il malware con cui sono stati infettati i telefoni di giornalisti e attivisti, per intercettazioni indebite. Paragon la concessione che la società israeliana vende ai governi e la cui interruzione in atto è fonte di imbarazzo politico per il governo italiano che dovrà assumersene la responsabilità. Ci si chiede perché gli Israeliani hanno rescisso il contratto del software? Chi era il manovratore occulto? Il Vicepremier Salvini parla di “regolamenti di conti all’interno dei servizi di intelligence”. Se fosse realmente così sarebbe un grave problema per la sicurezza nazionale. Altra benzina sul fuoco si aggiunge per la non firma dell’Italia al documento redatto al Palazzo di Cristallo (ONU) da 79 Paesi, la quasi totalità dell’Europa più Canada e Gran Bretagna, contro le sanzioni USA alla Corte Penale Internazionale. Una Italia voluta dalla Meloni sempre più sovranista e lontana dall’Europa non può esistere ne può soggiacere all’ingombrante Personaggio d’oltreoceano che della democrazia e dei diritti umani ha ben altri criteri. Infatti Trump sempre più autoritario e insofferente alle organizzazioni internazionali (CPI, OMS, Organizzazione mondiale per la difesa dell’ambiente) dall’alto della sua aberrazione da in senescente immagina una deportazione dei Palestinesi in Paesi viciniori e la rinascita di Gaza con resort, casinò, spiagge dorate, da richiamare alla memoria la Costa azzurra. Una riviera mediorientale  per un turismo miliardario. Presidente Meloni si fidi dell’Europa e non esponga l’Italia al ridicolo di essere lo zerbino di Trump. Egli infatti la intende usare come il mitico “cavallo di Troia” per disgregare l’Europa. Allora scatterà anche per noi l’ora fatale.


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