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Trump: “Nel piano nessun diritto dei palestinesi di tornare a Gaza”. Hamas sospende rilascio ostaggi

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I miliziani hanno annunciato il rinvio del prossimo scambio a causa delle violazioni dell’accordo da parte di Israele. Il presidente Usa: “Mi impegno a comprare e possedere la Striscia”

Trump:“Nel piano nessun diritto dei palestinesi di tornare a Gaza”. Hamas sospende rilascio ostaggi

(repubblica.it) – “Sono impegnato ad acquistare e possedere Gaza”, ha ribadito il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a bordo dell’Air Force One mentre si recava al Super Bowl. Ma per Hamas i progetti americani sono “spacciati”. “Li faremo crollare come abbiamo fatto crollare i progetti prima di loro”, ha affermato l’alto dirigente di Hamas Khalil al-Hayya. Nel pomeriggio poi l’annuncio del rinvio del rilascio degli ostaggi in risposta “alle violazione dell’accordo da parte di Israele”.

Il piano di Trump per Gaza

“Per quanto riguarda la ricostruzione, potremmo affidarla ad altri stati del Medio Oriente affinché costruiscano delle sezioni”, ha continuato Trump spiegando il suo piano per la Striscia. “Altri potrebbero farlo sotto la nostra supervisione. Ma siamo determinati a prenderne il controllo, a occuparcene e a garantire che Hamas non possa tornare. Non c’è niente in cui tornare” a vivere, “il posto è un cantiere di demolizione. Quel che resta verrà demolito”. Quando gli è stato chiesto se i palestinesi avrebbero avuto il diritto di tornare Trump ha risposto: “No, non ne avrebbero, perché avranno alloggi molto migliori. In altre parole, sto parlando di costruire un posto permanente per loro”.

Trump ha affermato che le nazioni arabe accetterebbero di accogliere i palestinesi dopo aver parlato con lui. Il presidente Usa ha insistito sul fatto che i palestinesi lascerebbero Gaza se ne avessero la possibilità. “Non vogliono tornare a Gaza. Se potessimo offrire loro una casa in un’area più sicura… L’unico motivo per cui parlano di tornare a Gaza è che non hanno un’alternativa. Quando avranno un’alternativa, non vorranno tornare a Gaza”, ha detto.

Hamas sospende il rilascio degli ostaggi

Il portavoce di Hamas, Abu Obeida, ha annunciato che il gruppo palestinese rimanderà il rilascio degli ostaggi, come parte della seconda fase dell’accordo, “fino a nuovo avviso”. Obeida ha affermato: “Nelle ultime tre settimane, la leadership della resistenza ha monitorato le violazioni del nemico e il mancato rispetto dei termini dell’accordo, dal ritardo nel ritorno degli sfollati nella Striscia di Gaza settentrionale, alle sparatorie e ai bombardamenti in varie aree della Striscia, fino alla mancata consegna di aiuti in tutte le loro forme come concordato, mentre la resistenza ha adempiuto a tutti i suoi obblighi”. Pertanto il rilascio degli ostaggi, previsto per sabato, “è stato posticipato fino a nuovo avviso e finché l’occupazione non si impegnerà e non risarcirà retroattivamente le violazioni”, ha aggiunto il portavoce di Hamas, come riporta Ynet.

Questa mattina, invece, Hamas aveva risposto ai piani dell’Occidente, degli Stati Uniti e del presidente americano Donald Trump per la Striscia di Gaza dicendo che sono “destinati al fallimento”. Lo ha dichiarato l’alto dirigente di Hamas, Khalil al-Hayya, citato da Times of Israel. “Li faremo fallire come abbiamo fatto con i progetti prima di loro”, ha detto durante una commemorazione del 46° anniversario della rivoluzione iraniana a Teheran.

L’affermazione di Trump di voler comprare e prendere possesso di Gaza riflette una “profonda ignoranza” sulla Palestina e sul Medio Oriente e sono “assurde”, ha risposto Izzat al-Rishq, membro dell’ufficio politico di Hamas, sottolineando che “Gaza non è una proprietà che può essere comprata e venduta, ed è parte integrante della nostra terra palestinese occupata”.

Per al Rishq, affrontare la questione palestinese con la mentalità di un investitore immobiliare è “una ricetta per il fallimento” e ha insistito sul fatto che il popolo palestinese ostacolerà qualsiasi piano di sfollamento o deportazione. “Gaza appartiene al suo popolo, che non la abbandonerà se non per tornare alle sue città e ai suoi villaggi occupati nel 1948”.

La reazione russa: “Non conosciamo i dettagli del piano”

Il Cremlino non conosce ancora i dettagli del piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la Striscia di Gaza. Lo ha affermato il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti. “Probabilmente, vale la pena aspettare alcuni dettagli, se si tratta di un piano d’azione sequenziale”, ha spiegato.

“Lì vivono quasi 1,2 milioni di palestinesi. Questa è la questione principale. Sono le persone a cui, in base alle pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, è stata promessa una soluzione a due Stati. Ci sono molte domande. Per ora non conosciamo i dettagli, quindi bisogna avere pazienza”, ha aggiunto.


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