Nell’area intorno a Borgo Egnazia proibite anche le manifestazioni di protesta. Non si teme l’arrivo di black bloc

(Giuliano Foschini – repubblica.it) – SAVELLETRI — «Mi chiami? E come ti rispondo?». Sorride. In Puglia è arrivata l’estate, eppure sul lungomare di Savelletri, l’affaccio al mare della Valle d’Itria, nulla potrà cominciare prima di domenica 16 giugno, quando cioè tutto sarà finito. “Tutto” è la riunione dei grandi del mondo che da lunedì farà diventare tutto questo qui attorno zona rossa. Anzi, rossissima. Che significa? I lavoratori di Borgo Egnazia e San Domenico, il cuore del G7, non potranno nemmeno utilizzare i telefoni: vietato averli per scattare foto, video. Ma vietato anche comunicare con i parenti.

Ma l’elenco dei divieti per ragioni di sicurezza è infinito. Appunti sparsi della vigilia: da lunedì 10 sino a sabato 15 sarà proibito non solo “navigare, ancorare e sostare nel mare” ma addirittura fare il bagno in una zona di decine di chilometri. «Questo è il cartello di divieto di balneazione che ci hanno detto di esporre: chiaramente chiuderemo i lidi, come facciamo a dire alla gente di non farsi il bagno?», racconta il gestore di uno stabilimento, sconcertato dalla comunicazione che gli è appena stata notificata dalla Capitaneria.
I tiratori scelti sono già arrivati nelle masserie attorno a Borgo che ospiteranno i capi di Stato e le delegazioni. Così come il piano in caso di attacchi (nucleari, batteriologici) sono pronti e pronte sono anche le unità di crisi specifiche, con due ospedali a disposizione.

Lunedì arriveranno i primi sherpa e in molti si mettono le mani nei capelli per le richieste che sono già arrivate per garantire l’ospitalità. Come va? «Non posso parlare, vietatissimo», risponde una delle persone più vicine all’organizzazione di Palazzo Chigi. «Posso soltanto dire: un casino, ogni giorno ce n’è una nuova». Le sette piste di eliporti posizionati sul litorale qui di Savelletri dove i ragazzi fanno il bagno e i lidi per vip piazzano lettini a cento euro sono già pronti. Mentre i residenti sono rassegnati. Sono già stati tutti schedati. Potranno accedere alle loro case soltanto dopo essersi fatti identificare dai militari che, grazie alla norma straordinaria voluta dal governo, potranno muoversi come polizia giudiziaria procedendo con arresti e perquisizioni.

A Fasano la città è stata divisa in tre aree: “attenzione”, accesso controllato”, e “massima sicurezza”, cioè la zona attorno a Borgo Egnazia. Nelle zone ad accesso controllato si accede solo con i badge dall’11 al 16. Sono personali e non cedibili, a controllare le forze di Polizia. In quelle di massima sicurezza invece non ci si entra: anche i lavoratori potranno raggiungere le strutture soltanto con navette scortate. C’è poi il problema delle campagne che un agricoltore cercava di fare notare a una pattuglia di carabinieri in servizio. «Ma come posso non entrare? Faccio morire le piante? Con rispetto: vi siete impazziti?». Borgo Egnazia si trova nel pieno delle campagne della Valle d’Itria, dove la Xylella per fortuna non ha ucciso tutto quello che poteva. Gli agricoltori potranno arrivare ma «solo per attività indispensabili» e soprattutto «entro le 7, e senza mezzi agricoli pesanti». «Vuoi un consiglio? Spera che piova» dice, saggio, il carabiniere.
Vietate anche tutte le manifestazioni di protesta. La nostra intelligence non ha segnalato al momento situazioni particolarmente delicate, non si parla di black bloc. «Abbiamo individuato alcune aree per chi manifesterà il dissenso, d’accordo con gli organizzatori», ha spiegato il questore Giampietro Lionetti, ex capo della Digos di Roma, un poliziotto che conosce l’ordine pubblico. Al momento due le manifestazioni previste: il 15 alle 15 in piazza a Fasano e il 13, durante la cena dei leader mondiali, in piazza della Vittoria a Brindisi con la “cena dei poveri”. Saranno giorni molto lunghi.