SCONTRO CON SALVINI – Moderatore. Il cronista interverrà a un panel con leghisti patrocinato da Chigi-mit

(DI GIACOMO SALVINI – ilfattoquotidiano.it) – La premier Giorgia Meloni nelle ultime ore si sta muovendo per chiedere le dimissioni del presidente della Regione Giovanni Toti. Nonostante le dichiarazioni di molti suoi ministri – anche se arrivano da figure che non fanno riferimento a lei – la presidente del Consiglio vorrebbe che il passo indietro del governatore arrivasse a breve: dieci giorni al massimo anche se i tempi del Riesame (Toti farà ricorso) porteranno probabilmente ad allungare i tempi. Ma la linea di Meloni è chiara: Toti deve lasciare prima delle Europee, quindi entro fine mese, per evitare contraccolpi elettorali.
Nel frattempo, però, il suo ex compagno Andrea Giambruno sembra muoversi in direzione contraria: questa mattina il giornalista Mediaset condurrà un panel al convegno “De Portibus” organizzato dall’autorità portuale del Mar Ligure Orientale a La Spezia con l’assessore regionale allo Sviluppo economico leghista Alessio Piana e il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi. Entrambi esponenti del Carroccio estranei all’indagine su Toti ma esponenti del “sistema Liguria” sullo sviluppo delle infrastrutture regionali. Il festival è stato organizzato, tra gli altri, dal ministero delle Infrastrutture e patrocinato, oltre a diversi colossi privati, dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Una sponsorizzazione che solleva qualche perplessità sull’opportunità della moderazione di Giambruno.
Il convegno – dal titolo “Portualità, logistica e infrastrutture. Quali fattori di successo per lo sviluppo dei territori e del paese”– consacra il ritorno di Giambruno come moderatore di eventi pubblici e conferenze dopo i fuori onda di Striscia La Notizia noti per i commenti sessisti nei confronti di una collega che aveva portato alla rottura con Meloni e la sospensione della conduzione da Diario del Giorno su Rete 4. Oltre a Piana e Rixi, al panel parteciperanno esponenti istituzionali che si occupano di infrastrutture e porti: ci saranno anche il comandante delle Capitanerie di Porto Nicola Carlone, Pier Luigi Giovanni Navone di Ansfisa e Mario Zanetti di Confitarma.
Al convegno questa mattina interverrà anche il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini intervistato dalla vicedirettrice del Tg2 Maria Antonietta Spadorcia mentre il direttore dell’Informazione Rai Paolo Corsini modererà un convegno con l’ad di Fincantieri Pierroberto Folgiero (che qualche giorno fa alla conferenza programmatica di FdI ha mostrato la maglietta del partito). Ieri all’evento ha partecipato anche il ministro Nello Musumeci che ha attaccato i pm di Genova perché “a 20 giorni dalle elezioni qualche dubbio viene”.
Oltre a Musumeci ieri è stata la giornata dei nuovi attacchi dei ministri del governo Meloni nei confronti dei magistrati liguri. Matteo Salvini ha detto che Toti non deve dimettersi perché l’Italia si fermerebbe aggiungendo che “se ci fossero microspie negli uffici di qualche magistrato, vorrei sapere per quanto tempo continuerebbe a fare il suo lavoro”. Guido Crosetto ha aggiunto di non aver paura di attaccare i magistrati spiegando che Toti “non ha commesso illeciti né intascato niente”. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha parlato di “bestemmia dire che Toti debba dimostrare la sua innocenza”.
Ministri fuori linea rispetto alla posizione della premier: nelle ultime ore Meloni sta premendo per un passo indietro del governatore a breve. Che non si vada oltre maggio. “Così si potrà difendere più liberamente”, dice un dirigente di FdI. Non è un caso che ieri l’avvocato di Toti abbia spiegato che il suo assistito sta valutando le dimissioni. Una cautela, quella di Meloni, che potrebbe portare al rinvio della riforma della separazione delle carriere a dopo le Europee: un disegno di legge che sarebbe visto come una reazione nei confronti dei pm.