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Salis, sì della Lombardia al pignoramento degli stipendi da europarlamentare

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Bagarre in aula, ma la mozione per il recupero dei crediti per l’occupazione abusiva di una casa passa: 45 favorevoli e 19 contrari. Fratoianni: «Siamo oltre il ridicolo». FdI: «Non accettiamo lezioni da chi commette reati»

Salis, sì della Lombardia al pignoramento degli stipendi da europarlamentare

(FRANCESCA DEL VECCHIO – lastampa.it) – Pignoramento degli stipendi da europarlamentare di Ilaria Salis per risarcire il presunto debito con Aler per l’occupazione abusiva di un appartamento nel 2008: Regione Lombardia dà il suo parere positivo. Il via libera del consiglio regionale alla mozione numero 165, presentata da Marcello Ventura di Fratelli d’Italia sul tema del pignoramento del compenso per morosità nel pagamento dell’affitto delle case popolari, passa con 45 voti a favore e 19 contrari. Il testo impegna la giunta di Attilio Fontana a «sollecitare l’azienda regionale per le case popolari Aler ad avviare le procedure legali, fino all’eventuale pignoramento dei conti correnti», per il recupero del presunto credito.

«Un esempio certo non è. E noi non accettiamo lezioni», ha detto il capogruppo di Fdi Christian Garavaglia. «Questa mozione – prosegue – solleva dei temi fondamentali: legalità, rispetto e politiche della casa. Ma occupare è illegale, è un reato, chi ha condotto comportamenti lesivi del nostro ordinamento certo non merita il nostro rispetto».

Al centro della discussione – che si è infiammata anche con toni piuttosto accesi, tanto da costringere a una temporanea sospensione della seduta – il caso della neo europarlamentare di Avs e le polemiche con Aler, la società regionale che gestisce l’edilizia popolare. Quest’ultima avrebbe rivelato ad alcuni giornali di un presunto debito di 90 mila euro che Salis avrebbe nei loro confronti per una occupazione abusiva dal 2008 al 2024. Occupazione mai verificata negli anni e per la quale, spiegano da settimane gli avvocati, non si capisce come mai non sia stato notificato alcun avviso di pagamento in sedici anni.

Durante la seduta al Pirellone, comunque, la discussione è stata animata: dopo il voto sono stati mostrati dei cartelli che hanno spinto il presidente del consiglio Federico Romani a invitare i commessi a rimuoverli.

«Siamo oltre il ridicolo della strumentalità, in una vicenda che vede Ilaria Salis oggetto di una sorta di politica dell’accanimento», è la risposta che arriva da Bruxelles dal segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. «Novantamila euro le hanno chiesto – continua Fratoianni – per un accertamento di oltre dieci anni fa. Dopo di quello, niente più, non c’è nulla che dimostri che quella cifra» sia un credito reale ed esigibile. «La verità è che siamo di fronte al tentativo di trattare le lotte sociali come questioni di ordine pubblico. Non è così. Le lotte sociali, a cominciare da quelle che hanno a che fare con il diritto all’abitare, non possono essere trattate come questioni di ordine pubblico», conclude. «L’occupazione è un tema di lotta per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’emergenza abitativa. La mozione presentata dalla destra è assolutamente strumentale, è stata fatta per danneggiarla», soggiunse da Milano il consigliere regionale lombardo di Avs Onorio Rosati.


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