
(DI PINO CORRIAS – ilfattoquotidiano.it) – Gli antichi sciamani usavano i funghi sacri per forzare le allucinazioni collettive. Alla coalizione della nostra destra basta l’autoipnosi. Da giorni va dicendo che in Europa ha vinto le elezioni, anche se le ha perse. E che comunque non cambia nulla perché noi siamo il terzo Paese fondatore, quindi le nomine dei prossimi commissari ci spettano di diritto. Come no. E dicono che anche se i tre partiti di governo hanno votato in ordine sparso su Ursula von der Leyen – la Lega: no; Forza Italia: sì; Fratelli d’Italia: ni – non cambia la compattezza a Roma, né la centralità a Bruxelles.
E guardando oltreatlantico, aggiungono – per blando sussurro del ministro degli Esteri Tajani – che il nostro rapporto d’amicizia, non sudditanza, amicizia, con gli Usa, non cambierà sia che la spunti The Donald, “il truffatore” o che trionfi Kamala, “la procuratrice”, perché “lavoreremo bene con entrambi”. Perfetto: tutto secondo i piani, quando i piani comprendono il bianco e il nero, il bagnato e l’asciutto.
Toccherà chiedere a un eminente sciamano come Sabino Cassese a cosa diavolo servano le elezioni e se per non cambiare nulla, inventandosi tutto, basti e avanzi la psilocibina che usano alla buvette.