
(Giancarlo Selmi) – Insomma: una vicenda che doveva restare nell’ambito dello sport e dei regolamenti, l’hanno fatta esondare fino a diventare un caso di stato. Propagando fake e usandola in chiave omotransfobica e come arma di distrazione di massa.
Il tutto mentre in Sicilia c’è una tragedia epocale che in otto anni di governo di destra non sono riusciti a prevedere, né a spendere i denari dedicati a questo, i treni non si sa quando partono e molto meno quando arrivano, i salari scendono e i prezzi salgono, ci sono sempre più persone che non si curano e non mettono insieme il pranzo con la cena, le politiche sulla disabilità sono inesistenti, e via col canto.
In Italia, invece di discutere di questo, migliaia di semi-analfabeti discettano sulla ideologia woke che sta prendendo il sopravvento.
Li pisciano in bocca e fanno credere loro che sia un rimedio per il caldo. E loro che fanno? Festeggiano.
Invece di programmare qualcosa che eviti l’esplosione di questo Paese, ormai alla frutta, senza i soldi per comprare la frutta, pianificano distrazioni di massa e fanno diventare un caso, la partecipazione a una competizione di una persona, e discutono di sport come se fossero in grado di farlo.