
(Stefano Rossi) – Oggi a Tagadà, Francesco Borgonovo, ha perso una grande occasione per stare zitto.
Poco prima aveva parlato il capogruppo alla Camera del Movimento, Francesco Silvestri, che spiegava l’ipocrisia di Forza Italia, contraria alla retroattività di alcune norme del Superbonus ma che in Aula si asteneva senza votare contro.
Borgonovo subito prendeva la parola con cipiglio furente dicendo che il Movimento 5 Stelle spesso sostiene una cosa in televisione e poi vota il contrario in Parlamento.
Silvestri gli chiede conto citando un caso. Uno solo.
“Ma…eeee se andiamo a vedere….l’evoluzione….facciamo una brutta figura…però….”.
Silvestri lo incalzava chiedendo un caso, un esempio che non arrivava.
Anzi, sarebbe stato meglio per Borgonovo.
Invece, al tapino, preso in contropiede, non sapendo come uscire da quella figuraccia, gli è scappato un “sulla guerra”.
“Mi hai tolto la parola di bocca. Sulla guerra questa è una delle cose clamorose…Avete mandato le armi in Ucraina”.
Silvestri trasecolava e spiegava, al giornalista che, evidentemente, è pure ignorante, il Movimento 5 Stelle, se aveva deciso di mandare le armi appena scoppiata la guerra, come tutti del resto, ha poi cambiato politica negando sempre l’invio di armi e chiedendo di togliere il Segreto di Stato e, proprio per questo motivo, è caduto un governo.
Tutto alla luce del sole senza mutare opinione tra televisioni e Parlamento.
L’alleanza con il Pd traballa anche per questo motivo.
E per fortuna sta a La Verità!
Che avrebbe detto se stava a La Falsità?