
(Dott. Paolo Caruso) – La “Caciottara” della Garbatella però ne ha fatto di strada. Qualche anno fa’ pronta, da popolana sguaiata, a mettere le pulci all’ ex Premier Conte in merito alle vacanze di fine anno trascorse insieme alla compagna Olivia in un albergo di Cortina, con spese a suo carico e senza auto blu di stato. Un vero Signore, non un politico prezzolato a carico di noi contribuenti. Nulla di tutto ciò accade oggi, con la “Sorella d’Italia” la ex popolana per antonomasia che insieme ai suoi familiari e alcuni membri dello staff, a spese dei cittadini italiani, sta usufruendo di un breve periodo di vacanze al prezzo di più di 8000€ a notte per sei stanze presso la Masseria Beneficio a Ceglie Messapica, un resort di assoluto livello nelle campagne pugliesi riservato per l’occasione interamente agli “illustri” ospiti. Lontano da occhi indiscreti e isolati da un rigido servizio di sicurezza la Premier con la famigliola al completo, compagno, figlia, sorella, cognato, cerca di ricaricare le batterie per una nuova stagione autunnale densa di scelte difficili che anche con le sue usuali menzogne non potra’ di certo addomesticare. Insomma un modus operandi anche in ambito vacanziero ben lontano da quello del Presidente Conte che rimane sempre un esempio per tutti questi politicanti da strapazzo. La “pesciaiola” ora che i pesci hanno abboccato non ha più niente da urlare, se non accuse generiche di complotti da parte dei magistrati trascurando volutamente i tanti conflitti di interessi che investono in pieno il suo governo e i problemi giudiziari che toccano da vicino anche esponenti delle Istituzioni, come il ministro Santanchè. Una destra meloniana lontana anni luce da quella sociale che caratterizzò con le sue battaglie la seconda metà del secolo scorso. Di sicuro non si richiama a quella destra di Almirante che, anche se gravata negativamente di nostalgia del ventennio, cercò di dare un’ impronta di giustizia sociale, quella che la Premier e i suoi peones stentano ad attuare. Oggi infatti imperversa il liberalismo più bieco, prevale la politica del lasciar fare, le classi imprenditoriali ingrassano traendo vantaggi economici non indifferenti, mentre i cittadini lavoratori e pensionati vengono ancor di più vessati dall’aumento dei prezzi e dall’infrazione che erode i già modesti salari. Il Premierato usato dalla Meloni come merce di scambio con l’approvazione della legge sulla Autonomia differenziata voluta dalla Lega, con l’abolizione dell’abuso d’ufficio, le limitazioni all’uso delle intercettazioni telefoniche e del trojan, il bavaglio agli organi di informazione voluto dal Ministro Nordio mettono in luce quanto questo governo sia un rischio per la democrazia e quanto facile sia il passaggio alla democratura.