
(Giancarlo Selmi) – Un frugale pranzo su un tavolaccio, in quel di Cortina, procurò a Giuseppe Conte titoloni di giornali e intere trasmissioni televisive. La stessa presenza nell’amena località di montagna, fu giudicata uno scandalo.
Le sgraziate penne di destra si unirono in uno sguaiato coro che riportava il prezzo della sua camera d’albergo. Trascurando volontariamente il fatto che l’albergo appartenesse al padre della sua compagna.
Perfino qualche ex candidato dei 5 Stelle, diventato dopo la trombatura suo acerrimo nemico, citò il “fattaccio” nei suoi post. Varia umanità.
Se le notizie trapelate sui costi di una parte delle lunghissime vacanze della meloni fossero confermate, la signora ha soggiornato in una masseria in Puglia per dieci giorni, al modico prezzo di euro 8.000 al giorno. Che in base a un elementare calcolo, fanno un totale di 80.000 euro. Pare di solo pernottamento.
Ah… Dimenticavo. Il luogo di vacanza in Puglia raggiunto con un comodo volo di stato.
Non abbiamo notizie sul resto delle vacanze, ma il sospetto che costino quanto un appartamento al centro di Milano ci sfiora. Il tutto mentre più del 50% degli italiani, una vacanza non se la può permettere. Il tutto mentre il suo governo annuncia tagli a scuola, università e ricerca per 535 milioni di euro. Il tutto mentre lei dice di star cambiando l’Italia e una massa di boccaloni le credono. Il tutto detto da nessuno, men che meno dalle sgraziate penne di destra. Che nel frattempo inventavano complotti.
Il “paese dei campanelli” non è un’invenzione. Esiste.