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Non fu scontro di civiltà

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(Marcello Veneziani) – No, non fu uno scontro di civiltà quello che esplose l’11 settembre di ventitré anni fa. Non si scontrarono la civiltà islamica e la civiltà cristiana. Fu piuttosto l’attacco barbarico dei fanatici islamisti a un occidente nichilista, ormai separato dalla sua civiltà e dai suoi principi. Scontro d’inciviltà, ritorno di barbarie.

I fanatici che attaccarono il cuore simbolico dell’Occidente – non della Cristianità, altrimenti avrebbero colpito altri obbiettivi simbolici– non venivano dall’Islam tradizionale ma si erano formati e istruiti in Occidente e aderivano a una versione ideologica di islamismo. Bin Laden e la sua famiglia ne erano il prototipo. Islamisti di ritorno, come si dice analfabeti di ritorno.

I fanatici radicalizzano l’Islam, lo usano come arma, come droga e come bandiera, applicando alla lettera alcune “sure” feroci del Corano. Il nichilismo occidentale, invece, è la degenerazione della libertà e la deriva della modernità, la libertà come rifiuto del destino, della natura, dei limiti e del sacro e la vita come scopo di se stessa.

È sbagliato, anzi indegno, evocare lo scontro di civiltà per indicare la vendetta dei fanatici accecati dall’odio e dall’ideologia contro il predominio planetario degli Stati Uniti e dei loro alleati o “servi”.

Prima di quel feroce attacco c’era stata la guerra del Golfo, e molte altre invasioni, ingerenze, incursioni, sanzioni che avevano acceso gli animi del fanatismo islamico e avevano risvegliato la Jihad: ma non fu Guerra santa, fu piuttosto rappresaglia e rivendicazione delirante di dominio contro la dominazione americana. La controprova è che nessuna guerra tra i popoli o stati islamici e popoli o stati occidentali poi scoppiò; ma restarono terrorismo e tensione, conflitti locali, occupazioni e attentati, rappresaglie e bombardamenti. E lo scontro aperto l’11 settembre non unì l’Islam in un solo corpo, ma lo lasciò diviso tra sunniti e sciiti, tra iraniani e sauditi, e una miriade di fazioni ostili. Non ha mai preso corpo nemmeno un asse tra i paesi leader di area, la Turcihia, l’Iran e l’Egitto. Né i paesi islamici si unirono nell’isolare e condannare i terroristi.

L’era che si aprì l’11 settembre 2001 non si è chiusa. Un conto in sospeso che tutti hanno pagato ma che nessuno ha saldato. Una ferita aperta.


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