Quantcast
Channel: Politica – infosannio
Viewing all articles
Browse latest Browse all 4194

Ddl sicurezza, la Lega torna alla carica: “Castrazione chimica per le violenze sessuali”

$
0
0

Approvato alla Camera l’ordine del giorno voluto dal Carroccio per “istituire, quanto prima, una commissione o un tavolo tecnico” sul tema. Salvini esulta. Il Pd: “Proposta incostituzionale, da secoli abbiamo superato le pene corporali”

Ddl sicurezza, la Lega torna alla carica: “Castrazione chimica per le violenze sessuali”

(di Viola Giannoli – repubblica.it) – La Lega ci provava da 22 anni almeno. E alla fine, con il consenso del governo Meloni, ci è riuscita: in Italia la castrazione chimica non è più tabù. Infilato nelle maglie del ddl sicurezza, l’ordine del giorno firmato dal leghista Igor Iezzi è stato accolto dall’esecutivo e prevede «di istituire, quanto prima, una commissione o un tavolo tecnico che valuti la possibilità per i condannati per violenza sessuale di aderire, con il consenso, a percorsi di assistenza sanitaria sia psichiatrica che farmacologica, anche con eventuale trattamento di blocco androgenico». La castrazione chimica, appunto, che consiste nella somministrazione di farmaci (i più utilizzati sono il ciproterone acetato e il medrossiprogesterone acetato) che inibiscono il rilascio degli ormoni che stimolano i testicoli alla produzione di testosterone, diminuendo così la libido.

Esulta su X Matteo Salvini che ha piegato la maggioranza: «Vittoria!». D’altronde la sua ossessione parte da lontano: era il 2002 quando per la prima volta il tema della castrazione chimica uscì dai circoli chiusi dei vendicatori corporali per finire sulla bocca dell’allora vicepresidente del Senato Roberto Calderoli che la propose contro i pedofili. Nel 2009 il Carroccio lanciò una raccolta firme per una proposta di legge finita nel nulla. E ancora: nel 2019 sempre la Lega provò a infilarla nel Codice rosso. L’attuale ministro della Giustizia Carlo Nordio la bollò così: «Ritorno al Medioevo». Perché, oltre a reintrodurre dimenticate pene fisiche, confliggeva con la funzione rieducativa della pena. Senza contare il rischio di incostituzionalità.

«È una proposta che mina alle basi il nostro ordinamento giuridico», sottolinea dal Pd Simona Bonafè. E Davide Faraone di Italia viva aggiunge: «Pensare di sottoporre, seppur volontariamente, un detenuto a pena corporale vìola qualunque principio di umanità e giustizia. La Lega ha superato il segno, ci opporremo a questa follia». L’articolo 32 della Costituzione dice chiaramente che «nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge». E che «la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». Anche le norme europee, nella risoluzione 1945 del 2013, affermano che «nessuna pratica coercitiva di sterilizzazione o castrazione può essere considerata legittima nel XXI secolo». La proposta leghista, che andrebbe a modificare il codice penale, non prevede la somministrazione obbligatoria, ma una sospensione condizionale della pena subordinata ai trattamenti farmacologici. In Italia sarebbe riservata a 1870 persone, quanti sono i condannati per violenza sessuale secondo gli ultimi dati Istat.

Ma sulla castrazione chimica pesano anche dubbi scientifici e di efficacia. Applicata in Russia e in Polonia e in maniera estremamente limitata e subordinata al consenso del condannato in alcuni Paesi del Nord Europa, la castrazione chimica provoca cambiamenti fisici, e a cascata, psicologici. Si tratta inoltre di un trattamento reversibile, nel senso che alla fine della somministrazione dei farmaci l’effetto anti-libido dovrebbe terminare.

Con altre ragioni al coro dei no si uniscono pure le femministe: «La violenza non ha a che fare con un impulso sessuale irrefrenabile che si può contrastare con dei farmaci. Lo diciamo da trent’anni: le motivazioni della violenza maschile contro le donne stanno nella cultura», sostiene Antonella Veltri della rete dei centri-antiviolenza D.i.Re. Ed Enrico Borghi di Iv ironizza (ma non troppo): «Prossimo passo palo con catrame e piume o corda e sapone?»


Viewing all articles
Browse latest Browse all 4194

Trending Articles