
(Gioacchino Musumeci) – Netanyahu ha definito le nazioni Unite “ palude antisemita e società terrapiattista anti israeliana”.
Povero Benji, se non si rifugiasse sotto l’ombrello della follia deliberata farebbe quasi tenerezza. Come un dittatore qualunque si scaglia contro chi lo guarda attraverso le lenti della ragione e non quelle distorsive del suo ego sproporzionato. Un tratto comune agli estremisti più potenti è il professarsi incompresi, generalmente sono ossessionati della certezza che il mondo complotti contro di loro.
Benji, va riconosciuto, è molto intelligente, sicuramente oltre la media, e ciò lo rende estremamente pericoloso. E’ un manipolatore bugiardo che reitera menzogne convintamente e sfacciatamente pur di ottenere qualcosa. Oggi Benji vuole che il mondo si pieghi alle sue ragioni. La scaltrezza che lo contraddistingue gli ha permesso un calcolo semplice ormai chiaro ai più: una guerra duratura gli garantisce potere e immunità in casa da qualsiasi iniziativa della magistratura. Poco gli importa della condanna comminata dalla CPI purché rimanga al potere in Israele, che porta alla catastrofe nell’impotenza dei cittadini succubi o condizionati in maggior misura. Perciò nessuno si aspetti pace ma una esacerbazione di conflitti e rapporti con le istituzioni internazionali. Con Netanyahu assistiamo a dichiarazioni surreali di immunità alle regole perché Israele possiede le sue e valgono solo quelle.
La storia dell’olocausto ha garantito empatia globale verso Israele ma i risultati della dottrina non sono mai eterni. Marginalizzando le emozioni su cui si è speculato per anni, attualmente Israele nel mondo è come uno psicopatico che ricopre con una sequela di insulti chi ne condanna il fanatismo.
C’è una lato piuttosto singolare in tutta la storia che ha portato Benji al potere. Sicuramente gli israeliani hanno vissuto dissociati dal mondo per troppo tempo e sono stati convinti da una propaganda massiccia che avessero necessità di rovinarsi l’esistenza portando un estremista al governo. Nel frattempo il mondo è uscito dal torpore mentale indotto dalla storia del secondo conflitto mondiale e l’indottrinamento religioso ha perso consistenza. Il mondo ha scoperto che esistono ebrei sadici.
Ma gli israeliani in parte sono stati addirittura convinti che il mondo sia contro di loro e su questo dovrebbero riflettere con cura perché ne sono senz’altro capaci: nessun pazzo riconosce la propria follia. Invece leggo editoriali di professati democratici che vorrebbero mandare al diavolo la Sx mondiale che nel proprio orizzonte inserisce anche i palestinesi.
Eppure una questione caotica come le relazioni internazionali israeliane si riduce a un fatto: se i governi israeliani non smetteranno di occupare indebitamente territori altrui, giustificando occupazioni e strategie espansionistiche con citazioni bibliche, Israele verrà considerato “usurpatore” e condannato .
Il dato che fa sorridere e al contempo inorridire in un crescendo di atmosfere schizoidi è che Netanyahu voglia dettare l’agenda politica al mondo e decidere in base ai suoi desiderata geopolitici quanto la terra sia sferica.
In tutto questo il ruolo degli Stati Uniti è letteralmente ridicolo, da controllore a vassallo di un esaltato che insulta impunemente le Nazioni Unite dall’alto del podio regalato da Dio. Washington, grazie agli strafalcioni colossali di Biden oggi è il lacchè di un fondamentalista ultrasionista. La società americana è stata anestetizzata per decenni affinché ritenesse Israele il polo di buoni in medio oriente. Invece il governo di Netanyahu ha le mani ricoperte del sangue di centinaia di migliaia di morti e si arrabbia perché il mondo non vuole capire che nella terra sferica di Benji e collaboratori questi morti sono tutti necessari. Proprio com’era necessario sterminare gli Ebrei ai tempi di Hitler. Allora ci volle un po’ prima di capire che Adolf andava fermato ma oggi siamo molto lontani dall’ammettere che nel progetto dell’esistenza di Israele qualcosa è andato storto. Ciò non significa che Israele non debba esistere ma deve smettere di farlo solo alle sue condizioni. Mentre Washington continua a finanziare Israele con miliardi di dollari nel mondo è sempre più chiaro che la palude non è nelle Nazioni Unite, ma le Nazioni Unite hanno creato una palude in medio oriente e Netanyahu vorrebbe bonificarla ridisegnando i confini del proprio stato.