
(di Antonio Padellaro – ilfattoquotidiano.it) – Oggi parliamo del 7 ottobre, della strage degli innocenti perpetrata dai mostri di Hamas. Di quelle urla disumane incancellabili e della mostruosità di chi, dal 7 ottobre 2023, si adopera ogni giorno e ogni ora – primo fra tutti il governo Netanyahu – per confonderle con le urla disumane degli innocenti di Gaza. E renderle così indistinte. Oggi parliamo dell’antisemitismo, dell’indicibile orrore da cui ci illudevamo che l’Olocausto avesse liberato il mondo. Tornato invece a intossicare le vene della nostra civiltà. Oggi parliamo di quando Papa Francesco rivolto agli ebrei romani disse: “Voi siete i nostri fratelli maggiori nella fede”. Fratelli maggiori. Oggi parliamo di Liliana Segre, insultata dagli avvelenatori di civiltà, e che centinaia di migliaia di firme raccolte da questo giornale candidarono al Quirinale. Oggi parliamo della formula dei due popoli e dei due Stati che in molti, tra gli israeliani e i palestinesi, vorrebbero costruire. Tranne naturalmente Netanyahu, Hamas e Hezbollah concordi nell’annientare ogni speranza di pacificazione in Medio Oriente. Poiché il loro dominio poggia sulla guerra e quanto più la guerra è devastante tanto più essi ne beneficiano. Oggi parliamo della manifestazione romana a sostegno della libertà del popolo palestinese. Dichiarata illegale dall’incudine del Viminale e trasformata in guerriglia dal martello dei guastatori incappucciati. Cosicché la destra televisiva avrà buon gioco a scagliarsi contro sinistra bombarola e islam violento. Cosicché la violenza di pochi nasconda il diritto dei molti. Oggi parliamo della mistificazione delle parole. Da parte di chi nel distorcere e ingarbugliare l’origine dei fatti e le loro conseguenze cerca di plasmare il senso comune a proprio uso e consumo. Possiamo batterli con altre tre parole: conoscere, distinguere, giudicare.