Quantcast
Channel: Politica – infosannio
Viewing all articles
Browse latest Browse all 4194

Fuori dalle corde

$
0
0

(Giuseppe Di Maio) – “Noi siamo progressisti”, dice Conte. E alla fine glielo hanno domandato: “Ma che cosa significa progressisti?” Caro Giuseppe, aggredito dai giornalisti del padrone che, pur dalle spalle larghe come pochi, cominci ad affannare. Progressisti non significa niente. Questo era il concetto più vicino all’ondivaghezza del Movimento che fosse anche patrimonio del linguaggio sinistrorso e passe-partout per la coalizione di centrosinistra. Invece, Giuseppe, noi siamo altro, noi siamo molto di più. E perdiamo quando vogliamo costringere la nostra natura a passare nei tornelli dei progetti altrui. Ma che ce ne frega a noi di battere la destra: questa destra. Come se i nostri alleati non lo fossero di destra, come se i programmi che farà il PD, lasciato libero di abbracciare Renzi, saranno diversi da quelli che fa oggi la Meloni. Ma ti ricordi gli applausi di Letta alla riforma Cartabia, precorritrice dei misfatti di Nordio spritz, e di tutto ciò che ci ha portato verso una giustizia di classe? Ancora con questa necessità di battere una banda avversa a quella che si autodefinisce buona? Ancora a scegliere il partito del padrone contro quello del padrone e dei padroncini?

Bucci vince, e la prima cosa che dice è che lui ha vinto, anzi, che il suo avversario ha perso perché è cattivo il M5S. Ti rendi conto, caro Giuseppe, che stai facendo la fine del vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro? Lascia perdere questa falsa necessità di battere la destra di Meloni. L’Italia ne ha passate di peggio, passerà anche questa. E poi, non sono le alleanze che decideranno la partita, ma il popolo italiano. E se il popolo non capisce, sono cazzi suoi. Pensa, che il 4,6% di oggi in Liguria non è lontano dal 7,78% di quattro anni fa; l’affluenza è sì diminuita, ma non lontana da quella di due tornate addietro. Insomma, le cose non cambiano, specie se la legge elettorale non prevede il doppio turno. Se quella marmotta del PD e quella serpe di Renzi dicono che è stato un errore non accogliere l’Iv nella coalizione, rispondi loro che gli elettori a cui fa riferimento il rignanese hanno forse votato per Bucci? Morra non ha tolto niente a nessuno (l’altra volta era Alice Salvatore che toglieva gli stessi voti al Movimento). Ma quando si andava da soli, e bisogna risalire al 2015, il M5S era quasi alla pari col PD.

Lo so che l’aver concepito un partito ex novo espone a un’ideologia confusa, e a strategie difficili. Ma la nostra missione non è quella del PD, che invece è nostro nemico tanto quanto la destra dichiarata; né tantomeno abbiamo debiti nei confronti dell’elettorato. E’ piuttosto il popolo italiano che ha doveri verso se stesso, e noi dobbiamo essere visibili e fuori dalle mischie per aiutarlo, non appena sarà pronto, a scegliere il suo futuro.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 4194

Trending Articles