Bonus agli addetti Visibilia coi soldi della Cassa Covid. Gli ispettori ai pm di Milano: Santanchè e Kunz premiarono i dipendenti in Cig a zero ore per il lavoro svolto nel 2021

(Di Nicola Borzi – ilfattoquotidiano.it) – “Si ritiene che le società coinvolte, approfittando delle misure di sostegno adottate dal governo in soccorso delle aziende colpite dalla crisi pandemica, ha (sic, ndr) fatto ricorso all’integrazione salariale della Cassa integrazione Covid facendo regolarmente lavorare il proprio personale dipendente… Si ipotizzano, quindi, oltre alle contestazioni che saranno mosse in sede amministrativa riguardo al recupero dei contributi e delle prestazioni usufruite indebitamente, fattispecie di potenziale rilievo penale”.
Sono le parole della relazione di 55 pagine trasmessa il 17 novembre 2023 da tre ispettori dell’Inps a Laura Pedio e agli altri Pm di Milano che hanno chiesto il rinvio a giudizio per l’ipotesi di truffa aggravata ai danni dell’Inps, oltre che per quella di falso in bilancio, della ministra del Turismo Daniela Santanchè, del suo compagno Dimitri Kunz e delle società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, insieme al gestore del personale Paolo Giuseppe.
L’Inps scrive che “a fugare i dubbi sulla consapevolezza dei vertici aziendali riguardo alle attività lavorative svolte dai dipendenti delle società nel periodo di assenza per cassa integrazione Covid, si può prendere in esame l’email inviata il 19 aprile 2022 da Paolo Concordia ai dipendenti Visibilia, nonché per conoscenza a Santanchè e a Kunz, con la quale si ringrazia il personale per l’impegno profuso ‘anche in questo periodo lavorativo di difficoltà’ e si dimostra la gratitudine attraverso il riconoscimento di un premio aziendale ‘ha deciso di elargire un premio aziendale per l’anno 2021 a tutti i dipendenti’. Quindi l’azienda non è solo consapevole dell’attività svolta, in un periodo in cui essa stessa ha collocato in cassa integrazione a zero ore (ossia in assenza totale di attività lavorativa) il personale dipendente, ma, di più, a testimonianza della gratitudine per il lavoro svolto nel corso dell’anno 2021, decide di elargire un premio”.
Eccola, dunque, “la pistola fumante” sulla furbata della Cassa Covid di cui il Fatto ha scritto sin dal 5 novembre 2022. Visibilia e i suoi amministratori, tra i quali Santanchè, non solo sapevano di far lavorare 13 dipendenti nonostante fosse vietato perché nello stesso periodo ricevevano i fondi pubblici (126 mila euro) della Cig a zero ore, ma addirittura gli elargivano un premio aziendale “per l’impegno mostrato”. Se lo potevano permettere anche perché, usando la Cassa Covid, avevano risparmiato forti somme sul costo del lavoro. Il tema tornerà d’attualità stasera nella nuova puntata di Report su Rai3 dedicata alla senatrice di Fratelli d’Italia.
Nel materiale che l’Inps ha trasmesso ai pm, oltre alle dichiarazioni dei dipendenti che hanno confermato di aver lavorato nonostante la Cassa Covid a zero ore e che l’azienda gli saldava la quota di stipendio non pagata dallo Stato attraverso “rimborsi spese” per viaggi di lavoro mai effettuati, c’è anche l’email che sbugiarda la ministra. Il 5 luglio 2023 Santanchè si difese al Senato dichiarando che “la contestazione di una dipendente di Visibilia di aver lavorato a sua insaputa mentre era in cassa a zero ore è tardiva e infondata”. Santanchè parlava di Federica Bottiglione, l’ex manager del gruppo che ha segnalato le irregolarità sulla Cassa Covid. Oltre all’email di Concordia, Bottiglione ha trasmesso le trascrizioni delle sue conference call con Kunz. Ad esempio quella del 12 novembre 2021 nella quale il compagno della ministra le rispondeva “anche M., sta qua davanti a me… è a zero ore. So’ tutti a zero ore… te ti sei messa in regola e però magari hai messo in difficoltà l’azienda, bastava ne parlassi con noi e non avremmo avuto problemi… adesso, è chiaro, non è che possiamo renderli all’Inps perché sarebbe come ammettere…”.
I tre ispettori puntavano ad appurare se tra marzo 2020 e dicembre 2021 il personale delle società del gruppo fondato, presieduto e amministrato sino a fine 2021 da Santanchè, che aveva ottenuto l’indennità di Cig, pagata dallo Stato, “abbia contemporaneamente prestato attività lavorativa a favore del datore di lavoro e se sia stato anche retribuito”. “Sono state raccolte spontanee dichiarazioni dei dipendenti e documentazione di lavoro e contabile dalla quale emergono i fatti… che potrebbero configurare ipotesi di reato in capo agli amministratori pro tempore delle società”, Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, scrivevano gli ispettori dell’Inps nella relazione ai pm. Amministratori pro tempore tra i quali figura anche la ministra del Turismo: Santanchè fu presidente di Visibilia Editore sino alle sue dimissioni del 17 novembre 2021, diventate però operative solo un mese dopo, quando fu sostituita dal suo compagno Dimitri Kunz. Irregolarità che la vecchia gestione di Visibilia ha tentato inutilmente di sanare con l’Inps e per le quali a ottobre 2023 Maurizio Irrera, commissario dell’azienda nominato dal Tribunale, è stato autorizzato dai pm a patteggiare una sanzione da 23 mila euro e la restituzione delle cifre contestate dall’ente previdenziale. Altro che “contestazioni tardive e infondate”…