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“Report”è ancora un caso. Bufera per l’audio rubato a Sangiuliano e alla moglie

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(di Antonella Baccaro – corriere.it) – Non si sopiscono ancora le polemiche sul servizio mandato in onda, domenica scorsa, da Report, su Rai 3, che riportava la conversazione privata tra l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini, registrata di nascosto da Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice campana che puntava alla nomina di consigliera per l’organizzazione dei grandi eventi.

L’audio della telefonata, in cui l’ex ministro confessava alla moglie il tradimento, che prima compariva sul sito della trasmissione e su quello di Dagospia, che l’aveva anticipato domenica mattina, è sparito. Un atto di autotutela da parte della trasmissione, dovuta al fatto che, dopo la messa in onda, sono state presentate diffide sulla diffusione dell’audio, che sarebbe stato anche acquisito dai carabinieri (mentre l’autore del servizio, Luca Bertazzoni, sarebbe stato ascoltato in via informale).

A protestare, ieri, chiedendo chiarimenti all’amministratore delegato della Rai, Giampaolo Rossi, e al presidente facente funzioni, Antonio Marano, sono stati i componenti di Fratelli d’Italia della commissione di Vigilanza Rai. «Il servizio di Report — si chiede nell’interrogazione —, è compatibile con quanto previsto sul piano normativo e contrattuale dal servizio pubblico? E le modalità con le quali sono condotte queste inchieste sono in linea con il servizio pubblico o gettano discredito su una trasmissione d’inchiesta così rilevante per la Rai, come Report?». Spiegazioni richieste anche «alla luce della nota diffusa a settembre dal Garante per la privacy con cui erano richiamati i media “al più rigoroso rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali”, in particolare, al criterio dell’”essenzialità dell’informazione”». I rappresentanti di FdI in Vigilanza chiedono «quali decisioni la Rai voglia assumere per stigmatizzare inchieste svolte attraverso queste modalità».

Un modo inconsueto di procedere, perché normalmente le interrogazioni vengono presentate in Vigilanza con richiesta di audizione degli organi Rai interessati. Senonché la Vigilanza da settimane non riesce a raggiungere il numero legale per riunirsi. Questo perché la maggioranza ha deciso di disertarla finché non verrà fatta passare la nomina a presidente della Rai di Simona Agnes (Forza Italia). Stamane alle 8 c’è l’ennesima convocazione ma le previsioni della vigilia danno per probabile l’ennesimo buco nell’acqua.
Così, anche Maurizio Gasparri, membro azzurro della Vigilanza, ieri si è espresso al di fuori della sede naturale, citando un commento di Aldo Grasso sul Corriere della Sera che «ha demolito Report e la Rai con espressioni dure, ma tutte meritate». 

Gasparri rincara la dose, sostenendo che «quello che è stato fatto nei confronti di Federica Corsini Sangiuliano è una vergogna assoluta». Per queste ragioni il senatore ha aggiunto un ulteriore esposto-denuncia contro Ranucci e la Rai. Solidarietà alla collega Federica Corsini è stata espressa anche da Andrea Romoli del cdr del Tg2.


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