Mellone, la lista infinita di invitati Vip (tra corifei e brutte copie) e quel suggerimento di Beniamino Placido. Lo spettacolo del dirigente della Rai, con Andrea Delogu, è stato affollato da personaggi famosi

(di Aldo Grasso – corriere.it) – Chiedo scusa se per poche righe parlo di me, ma una cronaca mondana di Dagospia mi ha sbloccato un ricordo. La cronaca riguarda una performance teatrale di Angelo Mellone (dirigente Rai) e Andrea Delogu alla Sala Umberto di Roma: «Il teatro è sold out… due turni per contenere tutti gli svippati, i conduttori tv, i volti della politica e del giornalismo, i manager, le immancabili bellone in cerca di un posto al sole. Perché se Mellone chiama, tutta la Rai (e non solo) corre. Destra, sinistra e centrotavola».
Tanti anni fa, quando ho iniziato questo lavoro, andai a chiedere consigli a Beniamino Placido, il più bravo, il più generoso. Tra i molti incoraggiamenti mi colpì una perentoria esortazione (l’inflessibilità non apparteneva al suo carattere). Disse: «Se fai il critico sta’ lontano da Roma, qui ci conosciamo tutti». Ero suo ospite, la mattina siamo entrati in un bar del centro per fare colazione e abbiamo incrociato Gigi Marzullo. «Se li conosci, poi non ne puoi parlare, ti chiedono conto anche delle virgole».
Ad assistere all’esibizione di Mellone c’erano Arianna Meloni, Nunzia De Girolamo, Lucio Presta. Ma l’elenco stilato da Gabriella Sassone è impressionante: Roberto Zaccaria, Roberto Natale del cda della Rai, Stefano Coletta con Serena Bortone, Alberto Matano, Tiberio Timperi, Eleonora Daniele, Salvo Sottile, Pino Strabioli, Pino Insegno, Enrico Montesano.
Al secondo turno (varrà di meno?) sono stati notati «Peter Gomez, David Parenzo, Pierluigi Diaco, la coppia super glam Guido Maria Brera e Caterina Balivo, Fausto Brizzi, Marco Liorni, Giancarlo De Cataldo, Gianrico Carofiglio e Marcello Veneziani».
Come David Parenzo riesca a trovare il tempo di andare anche a teatro mi piacerebbe saperlo; come Peter Gomez sia diventato, da quando conduce in Rai, una brutta copia di Fabio Fazio (ma Fazio intervista il Papa, lui deve accontentarsi di Paolo Crepet e Marino Bartoletti), resta un mistero; come Gianrico Carofiglio, il corifeo della tv dei giusti, dei corretti, dei migliori, possa frequentare questa confraternita, è solo malìa romana.
Mi vedo, in ultima fila, avanzume dell’impolverata stirpe dei recensori, celato in una maschera.