
(AGI) – Roma, 31 gen. – “Chiederemo conto ai vertici Rai, in commissione di Vigilanza perche’ il servizio pubblico deve essere di tutti, non la cassa di risonanza della propaganda meloniana. E a questo punto, un consiglio a Bruno Vespa: se proprio ci tiene cosi’ tanto a sostenere il governo, faccia il passo definitivo. Si candidi con Fratelli d’Italia. Almeno avremo finalmente chiarezza”.
E’ una nota dei 5 Stelle in Vigilanza Rai a dirlo, spiegando che “ieri sera, nel suo programma su Rai1, Bruno Vespa ha superato ogni limite”. “In questi anni – si legge ancora – la Rai ci ha abituato a giornalisti di sinistra che appassionatamente hanno sempre difeso la loro parte politica.
E quindi nulla di strano se la stessa cosa la fanno giornalisti di destra ora che strizzano l’occhio al potere, che dosano le domande per non disturbare troppo il manovratore. Il tema non e’ che prima c’erano quelli di sinistra a proteggere i governi di sinistra e ora che Vespa fa piu’ o meno lo stesso con un governo di destra dobbiamo urlare allo scandalo. Il punto e’ che per noi quel modo di gestire il servizio pubblico era sbagliato ieri come lo e’ oggi”.
“Ma nel caso di Vespa – rilancia M5s – c’e’ di piu’, perche’ conduce uno spazio dopo il Tg1 dove sono necessari massima prudenza ed equilibrio. Esattamente quello che ieri sera e’ mancato, visto che Vespa e’ stato il megafono piu’ acceso del governo Meloni. Con uno zelo che neanche i ministri in carica riescono piu’ a mostrare senza imbarazzo, Vespa ha guardato dritto in camera, puntato gli indici come un tribuno e sentenziato che i Paesi trattano anche con i torturatori”.
“Questa non e’ informazione. E’ giustificazione. E’ – incalza la nota – propaganda. E’ un conduttore che, dal suo scranno di arbitro, difende l’indifendibile e normalizza l’inaccettabile. Un giornalista, pardon: un artista della Rai, pagato con i soldi dei cittadini, non puo’ mettersi a fare il difensore d’ufficio di un governo, tanto piu’ in uno spazio seguitissimo come quello che segue il Tg1. Quegli spettatori meritano una informazione la piu’ imparziale possibile venendo subito dopo il principale tg della Rai. Rispetto, non comizietti”.