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Corte penale internazionale sotto la lente degli arroganti

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(Gioacchino Musumeci) – E’ straordinario che da quando la CPI abbia osato trasmettere all’Italia un mandato di cattura internazionale contro un criminale efferato – inspiegabilmente liberato dal governo – improvvisamente sia diventata un soggetto da indagare. Ciò almeno secondo il ministro Tajani che ne ha sempre apprezzato le iniziative contro il presidente Russo. Oggi in nome dell’equità e giustizia uguale per tutti, Tajani suffraga l’idea che l’unico organo mondiale deputato alla valutazione e giudizio dei crimini contro l’Umanità, sia legittimato a indagare solo alcuni. Ciò mentre spudorate carneficine sono commesse dai potenti a cui il nostro governo di sovranisti fulminati si inchina come un maggiordomo. Trump sanziona la Corte? L’Italia è casualmente d’accordo.

I tifosi che menzionavo ieri, dal comune cittadino al ministro passando per tutte le categorie, i cui giudizi obnubilati per lo sforzo dell’eterna postura a novanta piovono fetidi dalla dimensione plumbea della rete, millantano servilismo della CPI verso non ben specificati potenti.

Obiettivamente questi soggetti, a cui è concesso per miracolo esprimere imbecillità a profusione in nome della democrazia di cui non capiscono nulla, anelano la società mondiale in cui la CPI o più in generale la giustizia, sia serva umiliata e calpestata da coloro che ciascuno per ragioni di Stato commette crimini efferatissimi.

Tali ragioni di Stato, difese mediaticamente da striduli cani da passeggio senza onore, sono quelle per cui militari Usa e GB hanno sparato su civili innocenti laddove gli è piaciuto farlo. Oppure sono quelle per cui in Ucraina venivano perseguitati i russofoni, o quelle per cui Putin si appropria di territori non suoi. Le stesse ragioni per cui Netanyahu, squilibrato biblico sostenuto da ministri esaltati e razzisti, distrugge al striscia di Gaza e fa mattanza di Palestinesi.

Più miseramente sono le stesse per cui noi liberiamo un orco stupratore di bambini, purché non sia di Bibbiano va tutto bene. Casualmente nessuno di questi, eccetto noi che dunque avremmo obblighi internazionali ignorati, riconosce l’autorità della CPI, diversamente dovrebbe rispondere dei propri crimini contro l’umanità. Ma ciò che sconcerta maggiormente è che secondo i tifosi spalmati nei centri di potere mondiali, gli immuni sono proprio coloro che in nome della democrazia occidentale calpestano chiunque non gli vada a genio compresi i magistrati. O questi diventano funzioni di psicopatici al potere oppure complottano contro governi che tra poco sembreranno corporazioni se non cosche.

Così il progetto delegittimante che la Dx mondiale abbatte sui cittadini come una iattura ( dovuta certamente a debolezze e strafalcioni della Sx), si traduce banalmente nella necessità di curvare la giustizia nazionale e internazionale ai porci comodi di tizio, caio e sempronio. Perciò se in Italia Salvini è assolto, la magistratura ha fatto un buon lavoro sebbene il magistrato che ha indagato sia un fallito. Se invece Meloni riceve un avviso di iscrizione al registro di reato, e solo dopo aver liberato impunemente un carnefice libico, la magistratura complotta contro il governo e va indagata a sua volta. Queste cose accadono nelle autocrazie ma pare che nessuno sia disposto ad ammetterlo.

Allo stesso modo se è vero che negli Usa i cattivi debbano esser puniti e si sollevano muri contro i migranti, l’importante è che il cattivo non sia vicino al presidente perché arriverà la grazia. Così se la CPI emette un mandato di cattura contro Putin il mondo occidentale applaude; ma guai fare la stessa cosa con Netanyahu perché CPI e Onu diventano associazioni antisemite.

“Allora cari tifosi sapete che c’é ? Protervia e letame verbale a spruzzo sono tollerati finché non pretendiate di concimare giardini non concessi.”

Mussolini per esempio fece il bello finché non fu impiccato a testa in giù. Oggi i tempi sono diversi e nessuno impicca nessuno ma che la morte politica giunga per tutti è più certo della forca. E non ci sono decreti o potere che cambino le cose. Sempre, badate bene, che la morte non chiami per ragioni che di politico hanno nulla; De André cantava“ La morte verrà all’improvviso” e anche questo vale per tutti. Perciò sarebbe opportuno ricordare ogni mattina che il soffio delle vita non è eterno e ciascuno di noi, volente o nolente, farà i conti con le proprie malefatte. “Se siete cristiani, come professate da certi palchi, sarà anche peggio.”

Auguri.


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