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Chico Forti, Selvaggia Lucarelli: “E’ abituato a far fuori chi gli dà fastidio. Meloni non può tacere”

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La giornalista dopo la notizia del tentativo di arruolare la ‘ndragheta contro di lei: «Non ho paura, ma la premier dopo averlo accolto deve intervenire»

Chico Forti, Selvaggia Lucarelli: "E’ abituato a far fuori chi gli dà fastidio. Meloni non può tacere"

(GRAZIA LONGO – lastampa.it) – La giornalista Selvaggia Lucarelli non ha paura per la propria incolumità «a parte lo choc iniziale», ma è molto perplessa e stupita per «l’invito di Chico Forti a un detenuto per arruolare la ‘ndrangheta contro me e Marco Travaglio e per il ruolo della destra, a partire dalla premier, nell’accoglienza di Forti dagli Stati Uniti».

Che cosa ti colpisce principalmente?
«Sono le 16.30 e non ho ancora sentito una parola di commento sulla vicenda da parte della presidente del consiglio Giorgia Meloni. Io ora sono a Spoleto, domani rientro a Milano e spero che quanto meno la premier venga ad accogliermi al casello autostradale, considerato che a Forti, condannato per omicidio, è andato a riceverlo in pompa magna all’aeroporto quando è tornato in Italia dall’America. Credo che occorra davvero una riflessione sulla Tv becera del complottismo che va a braccetto con la politica della destra italiana».
In che senso?
«La destra cerca elettori in un popolino ignorante che crede a qualsiasi teoria del complotto. Sia quello per cui Chico Forti è ritenuto colpevole mentre sarebbe innocente, sia quello sull’innocenza di due assassini come Rosa e Olindo e su tutte le teorie strampalate dei no vax. Ho l’impressione che Meloni stia strizzando l’occhio a quell’elettorato, tanto più che di Chico Forti non aveva mai parlato. E l’accoglienza di Forti all’aeroporto è stata un’azione simbolica nella direzione del complottismo. Per non parlare poi del paradosso che sto vivendo».

A che cosa ti riferisci?
«Siamo arrivati al punto in cui chi, come me, afferma l’ovvio, ovvero che Chico Forti è un assassino come decretato dai giudici americani e come si evince dalle carte giudiziarie, viene preso di mira. Io vengo criticata e divento addirittura l’obiettivo di una punizione da parte di Chico Forti e la ‘ndrangheta per aver sostenuto l’ovvio. Mentre una tv becera, amplificata dai social, capovolge la realtà e vede innocenti dappertutto».
In che modo valuti l’attendibilità del detenuto che ha svelato il piano di Forti contro di te e Travaglio e dell’altro detenuto testimone della richiesta punitiva?
«Le indagini accerteranno la verità, ma a parte il fatto che non vedo la ragione per cui dovrebbero inventare una storia del genere, è bizzarra la circostanza che essi rivelino un modus operandi di Forti, emerso durante le indagini americane e che pochi conoscono».
Quale?
«Durante il processo un informatore della polizia americana, esperto di arti marziali, rivelò che Chico Forti anni prima, ignaro della sua collaborazione con la polizia, gli aveva chiesto di trovare un sicario per far fuori un avvocato di Miami che stava intralciando i suoi affari. Ora Forti ripete lo schema e vuole ingaggiare la ‘ndrangheta contro me e Marco Travaglio. Di fatto è lo stesso modus operandi, di cui non credo i due detenuti fossero a conoscenza».


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