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Voulez vous danser è il canto degli eurodeputati al parlamento europeo

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(Dott. Paolo Caruso) – La Meloni incontra Orbàn a Roma, Orbàn incontra Putin a Mosca, tre anelli di una catena che a furia di tirare rischiano di spezzarsi. E il quarto? Dopo le elezioni francesi di domenica e il ridimensionamento della Le Pen sembra si sia ossidato lasciando anche il “fancazzista verde” nostrano come un semplice arnese arrugginito. Il clima post elettorale in Francia si presenta nebuloso e formare un governo ad oggi è alquanto difficile e esposto a colpi di scena. L’ondivago Salvini a cui il Papeete non ha insegnato nulla rimane sempre più disponibile a possibili inversioni ad U nel già confuso panorama politico europeo cercando nuove alleanze.
Il giro di valzer dei nuovi protagonisti della Unione europea offrirà altrettante sorprese. Scenderanno in pista altri danzeurs? Pensabili, in quanto avvezzi alle solite convenienze di parte. Inespressivi come tanti “don Abbondio” sapranno dire a Renzo de “I promessi Sposi”, “Perché non sei tu il più forte? Io mi sarei messo dalla tua parte!”. George Bernanos in “Aspettando Godot”, anticipa il sogno di tutti promesso, e che mai arriva. Quanti sogni nella fattispecie riusciamo a coltivare? La Pace è tra questi. Prevalgono gli ideali, come libertà e autodeterminazione dei popoli e delle persone, o i criteri della “réale politique”. Un assioma latino magari maccheronico pragmaticamente dichiarava: “Primum vivere et post philosophare”. Essere idealisti a tutti i costi, vale la pena? Si poteva pensare alla stessa maniera quando l’Italia partigiana combatteva il teutonico stivale che calpestava, stritolando le nostre libertà. Quanti morti si sarebbero risparmiati! Ma quale vita, quella inibita dal bavaglio e negata di libertà dal sopruso di chi, in disprezzo di ogni principio di democrazia, non conosce altra libertà che quella di imporre la schiavitù nelle coscienze dei popoli. Se una scelta tra “libertà o schiavitù” va fatta, sono per la prima. Non c’è vita se non è nella libertà vissuta e difesa anche per gli altri. Ce lo chiedono i martiri, perché il loro sangue non sia stato versato inutilmente!


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