(Stefano Rossi) – Oggi, 9 luglio 2024, si terrà l’evento “L’Italia e i suoi beni. Creare valore con gli immobili dello Stato” presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati.
In poche parole, si dovrà parlare dei beni più preziosi dello Stato, spesso abbandonati quando non sono regalati ai privati o alle criminalità.
Sapevo di non sbagliare.
Sono andato a vedere le “autorità” che sarebbero intervenute.
Un evento così prezioso, non solo per le casse erariali ma per promuovere attività imprenditoriali e far nascere nuovi posti di lavoro, ingenuamente pensavo che attirasse i vertici dello Stato.
Sul sito dell’Ansa, leggo gli interventi: 11.00 – Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei Deputati;
11.10 – Presentazione Rapporto Annuale 2024 – Alessandra dal Verme, Direttore Agenzia del Demanio;
11.40 – Tavola rotonda – Lo Stato e i privati insieme per la riqualificazione sostenibile del patrimonio immobiliare pubblico.
Introduce e modera: Alfonso Celotto, Costituzionalista Università Roma Tre.
Intervengono: Alessandra dal Verme, Direttore Agenzia del Demanio, Lelio Fornabaio, Presidente PtsClas, Davide Albertini Petroni, Presidente Assoimmobiliare, Antonella Manzione, Consigliere di Stato, Veronica Vecchi, Docente Sda Bocconi.
13.00 – Conclusioni – Maurizio Leo, Viceministro dell’Economia e delle Finanze.
Tolto il vice presidente Rampelli, che interviene come padrone di casa, non c’è nessuno, con tutto il rispetto per i presenti.
Quante volte vediamo i massimi vertici, a cominciare da Mattarella, per le relazioni o prolusioni di enti pubblici o privati come quello del Forum Ambrosetti.
Un conto sono le passarelle, un conto interessarsi del portafoglio dello Stato.
Evidentemente, conta più la prima.
E tutto questo mentre scoppia l’ennesimo caso Rai.
Mentre uscivano le proiezioni delle elezioni francesi, che ribaltavano il risultato precedente, i canali Rai erano impegnati, si fa per dire, con le solite repliche di film andati in onda un migliaio di volte, eventi musicali per poche orecchie e Rai News che, niente di meno, nel Tg delle 22, apriva con lo sconosciuto Festival delle Città Identitarie a Pomezia.
Quando si dice che Pomezia è più importante di Parigi.