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Ricchi interessi per i depositi e mutui regalati. Ma solo per i politici

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Condizioni onorevoli – La gara tra banche per i conti dei deputati: davanti Montecitorio la filiale di Banco Bpm

(Di Marco Franchi – ilfattoquotidiano.it) – Non solo la filiale di Intesa San Paolo a Montecitorio che offre condizioni da leccarsi i baffi ai parlamentari con un tasso del 5,6% sulla liquidità del conto corrente, zero costi, zero spese o commissioni. C’è anche un’altra banca che offre, anche senza quella convenzione, condizioni da Re Mida alla sua onorevole clientela, come rivela Report nel servizio in onda stasera a cura di Chiara De Luca e Carlo Tecce. La banca in questione si trova sempre in Piazza Montecitorio ma fuori da Palazzo: si tratta di una filiale della Banca Popolare di Milano che ha tentato di strappare gli onorevoli clienti a Intesa spingendo quest’ultima a rilanciare sulle condizioni di favore pur di tenersi il servizio. Ma anche se alla fine ha perso la gara che vale 800 milioni, fa condizioni ancora più favorevoli. Chi la dirige? Marcello Saitta che per anni ha diretto proprio la filiale della Camera, poi come se fosse il Messi dei bancari è passato alla concorrenza: due anni fa, all’avvio della nuova legislatura Bpm ha inviato ai neoeletti una lettera per illustrare l’offerta a loro disposizione. Tra le condizioni, il super favore di dare apertura di credito allo 0,5 ossia dare soldi a prestito a un tasso bassissimo, idem sui mutui grazie a tassi vantaggiosissimi. Per dire delle condizioni agevolatissime in favore della sua clientela d’elitè, Report ha fatto esaminare un mutuo concesso dalla filiale Bpm nel 2019 a un esponente di un partito attualmente al governo. Un mutuo trentennale con Taeg all’1,8% quando il tasso di riferimento medio, nello stesso periodo, era del 2,6% per i comuni mortali: il risparmio per l’anonimo eletto vale un risparmio di 46 mila euro.

Saitta ai microfoni della trasmissione di Sigfrido Ranucci nega che vi siano anomalie di sorta. “Qualsiasi banca offre a un cliente un vestito su misura” dice. Fatto sta che vestiti di questa misura sono riservati soltanto a un certo tipo di clientela che è contesa assai talché la concorrenza a offrire il meglio del meglio pur di accaparrarsela, è spietata. Per la gioia degli onorevoli clienti che non hanno che da scegliere quale sia la cuccagna più vantaggiosa dal punto di vista delle condizioni bancarie. Concorrenza a offrire di più che invece è preclusa ai comuni correntisti che non possono accedere alla filiale di Intesa interna alla Camera: a quanto pare nemmeno la filiale di Bpm di piazza Montecitorio sgomita per avere tra i propri clienti i comuni mortali, che se al telefono chiedono di sapere come fare a diventare correntisti vengono rimbalzati altrove. Laddove tassi, prestiti, mutui vengono accordati senza vantaggi deluxe. Non a caso anche alcuni partiti hanno aperto il conto in Bpm/Montecitorio, come la Lega, Fratelli d’Italia, Allenza Verdi Sinistra. O anche il Pd che proprio in quella filiale ha aperto il conto dove finiscono le donazioni del 2×1000, la parte più corposa del bilancio del partito di Elly Schlein.


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